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Cavarzere
23.03.2023 - 15:15
CAVARZERE - Alessandro Bozzato, cavarzerano di 57 anni emigrato in Messico 25 anni fa, è detenuto da due anni nel carcere di Queretaro per un crimine che sostiene di non aver commesso. In una telefonata, l'uomo si è appellato all'aiuto degli italiani per uscire dalla prigione messicana in cui si trova. Bozzato ha raccontato che le sue condizioni di detenzione sono estremamente precarie e che spesso viene maltrattato, tanto da temere per la sua vita. L'uomo, che soffre di un testicolo ingrossato e di lombalgia, ha chiesto un'operazione chirurgica e antidolorifici, ma non gli vengono forniti regolarmente.
Bozzato ha ammesso di aver mentito alla polizia, confessando il duplice omicidio di due soci in affari perché minacciato di morte, ma ora si dice innocente e vittima di una giustizia che lo ha condannato ingiustamente. Il suo caso ha attirato l'attenzione della stampa italiana già cinque anni fa, quando Bozzato era in fuga dagli trafficanti di droga e temeva per la propria vita. All'epoca, la sorella di Bozzato aveva chiesto l'aiuto di un avvocato di Rovigo, che aveva denunciato la sua latitanza forzata e aveva interessato la Farnesina e l'ambasciata italiana in Messico.
Bozzato ha fatto fortuna nel Queretaro aprendo diverse attività economiche, tra cui una finanziaria che gli consentiva di prestare denaro a politici e personaggi importanti. Tuttavia, secondo l'uomo, questi debiti ora gli vengono "dimenticati" a causa della sua situazione attuale. Bozzato teme di rimanere in prigione ancora per tre anni, ma la sua salute è precaria e teme di non farcela. Nonostante il supporto della sorella e dell'avvocato, Bozzato si sente abbandonato dalle autorità.
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