Chioggiotto, una lingua davvero eterna

CHIOGGIA - La “Grammatica chioggiotta” protagonista del nuovo libro di Renzo Cremona, edito dalla casa editrice “Il Leggio” e presentato nel pomeriggio di sabato 25 marzo in auditorium San Nicolò alla presenza dell’autore e dell’assessore alla cultura Elena Zennaro. A moderare l’incontro il direttore di Arteven Pierluca Donin.

Il dialetto di Chioggia è al centro dell’opera che, per la prima volta, analizza in modo rigoroso e scientifico tutti i meccanismi di una lingua molto antica e conservatrice, ma al tempo stesso più che mai viva e in divenire. Una pubblicazione che rappresenta un vero e proprio evento per l’intera comunità di Chioggia: è infatti la prima volta in assoluto che viene compiuta un’analisi sistematica e dettagliata del funzionamento del dialetto parlato all’estremità meridionale della laguna veneta.

Esperto assoluto della lingua chioggiotta, nonché parlante madrelingua, l’autore Renzo Cremona ha al suo attivo testi teatrali e poetici in dialetto: numerosi sono inoltre i testi di autori antichi e contemporanei che Cremona ha tradotto in chioggiotto.

“Dopo quasi dieci anni di lavoro - racconta - finalmente vede la luce un’opera che ha richiesto lunghi periodi di ricerca e di studio, di registrazione e di raccolta, ma anche di analisi e raffronto dei dati messi insieme, di elaborazione di teorie che alle volte hanno dovuto prendere strade diverse da quelle iniziali, esattamente come in tutti i lavori scientifici. Ciononostante ho voluto che l’impianto del libro rimanesse accessibile ai più, per cui ho rinunciato a tecnicismi a favore di un approccio più ‘inclusivo’”.

All’incontro è intervenuta anche l’assessore alla cultura Elena Zennaro: “Si tratta di un’opera che ha in sé speranza e determinazione. La lingua di un popolo è ciò che lo identifica. Dalla lingua si imparano i costumi, i riti, i valori di chi la parla. Scrivere un libro di grammatica significa regalare l’eternità ad un popolo. Finché ci sarà anche un solo testo di Cremona in circolazione avremo la speranza che qualcuno lo studi e restituisca al mondo l’essenza dell’essere chioggiotto”. La presentazione del libro è stata curata dalla Pro loco.