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Cultura

Un “fantasma” si aggira al museo civico. Al via la mostra di scultura

Taglio del nastro per l'esposizione, che resterà aperta fino al 30 luglio. L’assessore: “Provochiamo, per stimolare il dibattito”.

CHIOGGIA - L’arte contemporanea protagonista al museo civico della Laguna Sud. Oggi pomeriggio, 31 marzo, è stata inaugurata ufficialmente la mostra “Il fantasma della forma: la scultura contemporanea”, organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune con la collaborazione di Mv Eventi di Vicenza.

Un viaggio all’interno del mondo della scultura dal Novecento e fino ai giorni nostri in un continuo dialogo tra cultura materiale e linguaggi contemporanei. Tra gli artisti in mostra, anche i grandi maestri: Piero Gilardi (recentemente scomparso) e Mario Ceroli, uno dei maestri dell’arte povera, il camaleontico Aldo Mondino e il re della pop italiana Mario Schifano. “Una mostra - commenta l’assessore alla cultura Elena Zennaro - per provocare chi ha paura della forma e non tanto dei fantasmi. Una mostra per stimolare il dibattito su temi di attualità come l’affermazione di sé in una società per certi versi effimera, per altri granitica. Non a caso il percorso espositivo di Vanzan si trova all’interno dello storico percorso del nostro museo civico in una continua ricerca di equilibrio”.

Gli artisti selezionati dal curatore Matteo Vanzan hanno saputo confrontarsi con la scultura in maniera innovativa leggendo i cambiamenti sociali attraverso l’uso di materiali non convenzionali e non propri alla tradizione scultorea del passato. “Una mostra - spiega il curatore Matteo Vanzan - fatta di maestri storici e artisti contemporanei che vuole riflettere sulla dimensione di una scultura che, oggi, si confronta con nuovi materiali e nuove soluzioni in una continua contaminazione di linguaggi che si fondano sia sul mondo naturale che sul progresso tecnologico e scientifico di una società in continua evoluzione. Il percorso del linguaggio scultoreo contemporaneo lo possiamo leggere attraverso forme complesse e multicolori, essenziali e monocromatiche, traslucide oppure opache. Un percorso fatto di nuovi protagonisti che riflettono sullo stato dell’esistenza, del mondo e della società e che sono stati in grado, con le proprie personalissime ricerche estetiche, di donarci nuove visioni di un’arte che”.

La mostra potrà essere visitata fino al 30 luglio e sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13, il sabato e la domenica anche dalle 15 alle 8, almeno fino a maggio quando verrà comunicato l’orario estivo ufficiale. Quattro euro il costo del biglietto.

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