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Cavarzere
01.04.2023 - 18:14
CAVARZERE - “Se Ulss e Comune si opponessero a un progetto con motivate urgenze di prevenzione sanitaria, come vorreste agisse la Regione? Di certo non come sta capitando sul caso Cavarzere: io ieri sono rimasta sbigottita”. E’ il commento della consigliere regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, riguardo al via libera regionale all’impianto a biometano di Ca’ Venier, alle porte di Cavarzere. “Nonostante le segnalazioni di Comune e Ulss, la vicinanza ad una scuola e ad abitazioni, il progetto di un enorme impianto di biometano è stato valutato dalla Regione in modo favorevole e per il provvedimento autorizzativo manca soltanto il parere dell’Autorità di Bacino distrettuale delle Alpi Orientali in ordine al rischio di alluvioni” spiega la consigliera Guarda.
“Questa, in sostanza, la risposta della giunta regionale all’interrogazione che avevo presentato con la collega Erika Baldin e col supporto di Jonatan Montanariello e Andrea Zanoni” prosegue la consigliera regionale. “La giunta non discute né analizza alcuna osservazione preoccupata della sicurezza sanitaria e ambientale, ma riporta in modo asettico come il progetto sia tecnicamente ok, nonostante sia previsto nei pressi del centro abitato e sia inconfutabile la vicinanza inferiore a 200 metri ad una scuola e inferiore a 150 metri a case sparse” ribadisce la Guarda.
“️Non per niente impianti simili, citati dalla stessa azienda promotrice, si trovano a diversi chilometri di distanza da abitati - sottolinea - per questo la Ulss stessa ha detto no: in passato si erano bocciati impianti di compostaggio proprio per fattori legati a emissioni odorigene e prevenzione sanitaria. Per questo i cittadini chiedono di spostarlo in un’altra area del Comune, più distante da scuole e abitazioni”. “Perché oggi si usano pesi e misure diverse, quindi? Quanto è possibile ancora derubricare il diritto alla salute e alla prevenzione ambientale rispetto alla libera iniziativa d’impresa? - si chiede in conclusione - continuerò a tenere il faro acceso su questo caso: la cosa non finisce qui”.
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