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Venezia

"Ennesima morte sul lavoro, poco personale per i controlli"

La capogruppo regionale del M5s Baldin: "Veneto terza regione per vittime nei luoghi di lavoro nei primi due mesi dell'anno"

"Ennesima morte sul lavoro, poco personale per i controlli"

VENEZIA  - “Ancora un incidente mortale sul lavoro nel Veneziano, ancora una vita spezzata. La tragica fine di Arben Salliu, operaio albanese di 57 anni che ha perso la vita in uno stabilimento di Cona”. A dirlo la capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, che  aggiunge: “Assieme alla solidarietà verso la famiglia di questo lavoratore  purtroppo non posso non ricordare ed evidenziare che il Veneto è la terza regione per numero di vittime nei luoghi di lavoro nel periodo  gennaio-febbraio 2023, con nove decessi che aumentano del 29% rispetto ai dati dello stesso periodo 2022, rilevati dall’osservatorio Vega Engineering”.

“Lo scorso anno nell’area metropolitana di Venezia, abbiamo assistito alla scomparsa di 22 lavoratori e le denunce d'infortunio all'Inail sono schizzate da oltre 11mila nel 2021 ad oltre 15mila nel 2022, con un aumento del 34%. Mi auguro che le indagini in corso facciano piena luce e in tempi celeri: si parla di uno scoppio, o di un corto circuito, quale fonte dell’incidente. Ma lo Spisal è intervenuto solo dopo i fatti: è evidente che la prevenzione è necessaria, ma la Regione del Veneto, pur essendosi impegnata a rafforzare gli organici, risulta ancora carente di almeno un centinaio di professionisti del settore. Un mio recente accesso agli atti – spiega la consigliera - ha portato in evidenza i seguenti dati aggiornati al  30 novembre 2022: il personale in servizio allo Spisal di Venezia è fermo a 41 unità, a fronte di un fabbisogno di 69 medici; quello autorizzato dalla Regione ammonta comunque a 55 professionisti”.

“E' di ieri la denuncia, da parte della Cisl veneta, che il Piano strategico per la sicurezza nei luoghi di lavoro approvato dalla Giunta regionale nel febbraio 2022 e firmato tre mesi più tardi dalle confederazioni sindacali, non ha raggiunto gli obiettivi prefissati: Il Piano prevede alcuni tavoli per fissare standard di sicurezza in ogni impresa, che pure sono stati avviati. Ma evidentemente la carenza di personale addetto ai controlli preventivi, non successivi, si ripercuote nei comportamenti aziendali e, di conseguenza, purtroppo anche nel numero delle vittime”, conclude Baldin.

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