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Chioggia

Ponte-sbarramento al cuneo salino "può partire col decreto ‘Siccità’"

Lo dicono i consiglieri comunali di Energia Civica che hanno presentato una interpellanza

Ponte-sbarramento al cuneo salino "può partire col decreto ‘Siccità’"

CHIOGGIA - “Si acceleri per far partire il cantiere del ponte e sbarramento del cuneo salino sul Brenta”. I consiglieri di Energia Civica, Maria Rosa Boscolo Chio e Roberto Rossi, hanno presentato una interpellanza che verrà discussa in una delle prossime sedute del consiglio comunale. Secondo i consiglieri l’opera sarebbe subito cantierabile grazie al Decreto “Siccità” del consiglio dei ministri del 6 aprile.

“Da tempo - sottolineano i due consiglieri - Confagricoltura Veneto, Associazione bonifiche venete e gli agricoltori del territorio di Cona, Cavarzere e Chioggia hanno evidenziato che le perdite di soia e mais sfiorano anche l’80%, mentre la siccità e la risalita del cuneo salino, che penetra anche oltre 10 km dal mare, mettono a repentaglio l’intera area. Le aziende agricole della zona stanno inviando le segnalazioni di danno da salinità ad Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura), con la richiesta di un sopralluogo da parte dei tecnici regionali per documentare ufficialmente i danni causati alle coltivazioni. In caso di arrivo dell'acqua salata nelle falde acquifere, i danni potrebbero essere irreparabili e perdurare anche 10 anni. Chiediamo all’amministrazione comunale di interpellare immediatamente il ministro Salvini per garantire la copertura finanziaria necessaria per realizzare l'opera e per far partire immediatamente i lavori”. Il cantiere non è mai partito a causa di decennali ricorsi presentati dalle darsene che insistono sull'asse del fiume e, con il caro energia e delle materie prime, il costo dell'opera è lievitato di quasi 10 milioni di euro.

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