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Chioggia

Tiozzo (Pd): sconfitti seppur con le carte in regola

Il mancato successo come città veneta della cultura non piace all’opposizione

Tiozzo (Pd): sconfitti seppur con le carte in regola

Chioggia

CHIOGGIA - Chioggia non vince il titolo di città veneta della cultura, per l'amministrazione comunale nessuna disfatta, per l'opposizione una sconfitta della "filiera" del centrodestra. L'ambito riconoscimento per il 2023, nei giorni scorsi, è andato alle Terre dell'Alta Marca Trevigiana. Pieve di Soligo è il capofila di una cordata di comuni che ha presentato un programma di 60 eventi diffusi sul territorio, tra aprile e novembre, con concerti lungo laghi e vigneti. Investimento di oltre un milione di euro, di cui 100mila dalla Regione. L'amministrazione comunale non fa drammi: "Faccio le mie congratulazioni alle Terre dell'Alta Marca Trevigiana - sottolinea l'assessore alla Cultura Elena Zennaro - Abbiamo presentato alla Regione un programma molto interessante. Ci fosse stato un secondo posto lo avremmo sicuramente conquistato; d’altronde sono passati pochi giorni da quando chi ha dato un contributo significativo alla stesura del programma ha vinto primo e secondo posto al bando tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico culturale veneto: mi riferisco al Palio della Marciliana e all’istituto comprensivo Chioggia 2. Cercheremo di realizzare le azioni proposte attingendo ad altri bandi di prossima scadenza. Se c’è una cosa che ho imparato dal percorso “Cantieri Città” e in particolare dai colleghi pesaresi è che se si presenta un’opportunità va colta". Del resto Chioggia è reduce da più di un anno di grande attenzione mediatica grazie all'articolo sul New York Times che la inseriva tra i posti più belli al mondo da vedere entro la fine dell'anno, nonché dal raggiungimento della finale per il titolo di capitale della Cultura Italiana 2024. Non è invece d'accordo l'opposizione con il consigliere del Pd Lucio Tiozzo che è intervenuto sulla questione con un video sul proprio profilo Facebook: "La notizia che non siamo stati scelti è passata in sordina - spiega - ha vinto la zona del Prosecco e non è di sicuro una notizia positiva. Noi usciamo da un grande risultato, quello di finalisti a livello nazionale. In quel caso ci fu un grande coinvolgimento da parte di tutto il tessuto cittadino. In questo caso si è fatto fatica a creare questo coinvolgimento ed è stata una vera e propria sconfitta. Avevamo le carte in regola per essere indicata come città che può rappresentare il Veneto per quanto riguarda la Cultura. Sindaco e assessore alla Cultura dovrebbero prendere atto che la filiera di centrodestra Regione - Comune, sui grandi temi, non c'è. Questa famosa alleanza con Zaia annunciata sempre dal sindaco, quando è il momento di vederla, sparisce. Ancora una volta il Governatore ha scelto le terre del Prosecco e ha snobbato la nostra città che invece ha grandi potenzialità sociali ed economiche".

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