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Eccellenze
02.05.2023 - 16:51
CHIOGGIA - Sarà presente anche il radicchio di Chioggia Igp alla 40° edizione del Macfrut di Rimini. Migliaia di espositori in rappresentanza dell'intera filiera ortofrutticola (produzione, tecnologie, packaging, logistica e servizi), millecinquecento top buyer da tutto il mondo, un aumento del 35% delle aree espositive e del 30% di operatori esteri con un raddoppio della presenza internazionale, il 38% del totale. Questi i numeri da record con cui si presenta dal 3 al 5 maggio 2023 al Rimini Expo Centre la fiera internazionale dell'ortofrutta, settore strategico del made in Italy agroalimentare, che rappresenta un quarto della produzione agricola nazionale, con un valore nel 2022 di 15 miliardi di euro, 10 dei quali verso l'export. Il Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia Igp anche quest'anno è ospite nella postazione dell'Ortomercato di Chioggia, grazie anche al sostegno della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo. La delegazione clodiense è guidata da Giuseppe Boscolo Palo, presidente del Consorzio e Amministratore Unico dell'Ortomercato: “Sosteniamo le iniziative promozionali del Consorzio - spiega - perché ci permettono di partecipare alle più importanti rassegne fieristiche presentando il radicchio di Chioggia, prodotto simbolo del nostro territorio, sui mercati internazionali il cui più elevato potere d’acquisto può anche favorevolmente influenzare le quotazioni a livello nazionale. Purtroppo le aziende agricole del territorio stanno vivendo un periodo non facile, contrassegnato da siccità, risalita del cuneo salino, forti aumenti dei costi di produzione, aggravati da una contrazione delle rese produttive e una bassa remunerazione del prodotto. E anche questa stagione primaverile, alla quale le aziende del nostro territorio, con l'immissione sul mercato di prodotto fresco di raccolta, affidano le loro aspettative di sostenibilità economica, sta confermando il trend negativo; ciò è in gran parte imputabile alle massicce quantità di radicchio tondo della produzione invernale stoccate nelle celle frigo. A fronte di questa crisi strutturale del settore - conclude - da tempo andiamo sostenendo la necessità che venga istituito, almeno a livello regionale, un catasto orticolo per conoscere le reali produzioni del territorio, con valutazione e certificazione dei costi di produzione del Radicchio di Chioggia e di tutti i radicchi veneti da parte di Veneto Agricoltura”.
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