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Sanità

Consumo di alcol, crollano i dati nel territorio Veneziano

Sul tema un incontro oggi all'ospedale dell'Angelo di Mestre nell’ "Alcohol Prevention Day"

Consumo di alcol, crollano i dati nel territorio Veneziano

CHIOGGIA - Consumi di alcol ridotti nel territorio dell'Aulss 3 Serenissima dopo i picchi registrati durante la pandemia. I dati del "Passi", il sistema di sorveglianza sugli stili di vita ha evidenziato di recente un decremento del consumo a rischio di alcol nel 2021. Una buona notizia tenendo conto che, nel territorio coperto dell'azienda sanitaria e di cui fa parte anche Chioggia, i consumi durante la pandemia erano schizzati a livelli elevatissimi. Il miglioramento è evidente anche se viene mantenuto, nelle età dai 18 ai 69 anni, un trend al maschile, in maggioranza nelle fasce di età giovanile, 18-24 anni. I consumatori hanno una scolarità elevata, senza evidenza significativa di problematiche sociali o economiche. L'attenzione sulla tematica è comunque altissima e, anche questo, oggi all'ospedale dell'Angelo di Mestre si terrà "L'Alcohol Prevention Day" organizzato dal Dipartimento Dipendenze con la Rete Alcologica Territoriale dell'Ulss 3 Serenissima a conclusione del mese della Prevenzione Alcologica. "L’Alcohol Prevention Day - spiega la dottoressa Laura Suardi, medico responsabile dell'UOS SerD Mirano-Dolo e responsabile scientifico dell’evento - ha l’obiettivo di sensibilizzare e informare sull’alcol, uno dei principali fattori di rischio per la salute del tutto prevedibile e prevenibile. E’ noto infatti che l’alcol, come anche il fumo, la scorretta alimentazione e la scarsa attività motoria, è alla base dello sviluppo di malattie cronico-degenerative. Le malattie croniche, quali malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete, problemi di salute mentale, disturbi muscolo scheletrici sono responsabili per quasi il 70% delle morti. Il consumo di bevande alcoliche - aggiunge la dottoressa Suardi - viene spesso percepito come una normale e sana consuetudine, e i problemi legati al bere non sono debitamente percepiti e/o sottovalutati". I dati a livello europeo e nazionale non sono incoraggianti. In Europa l'alcol è responsabile di circa il 4% di tutte le morti e di circa il 5% degli anni di vita persi per disabilità. In Italia circa 800.000 minorenni e 2.600.000 ultra sessantacinquenni sono individui da considerare a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate. Il consumo di alcol tra i giovani è molto diffuso nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni e nella fascia di età dei minorenni, con grave rilevanza del fenomeno già a partire da 12-13 anni. Tra i comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche tra i giovani il binge drinking, consumo di 5 o più unità alcoliche in breve tempo, rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata. Per combattere il problema si è creato, nel territorio dell'Aulss 3 Serenissima, una fitta rete di attori sempre pronti a intervenire per individuare i casi a rischio.

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