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Venezia

Il cinema sceglie il Veneto

Molte produzioni vengono a girare nella Regione Veneto. E a Venezia nasce la nuova scuola del centro sperimentale

"Odio il Natale" sbanca su Netflix

VENEZIA - “Stiamo assistendo in Veneto ad una straordinaria vivacità culturale che investe ora anche il cinema, innamorato della peculiarità del nostro territorio. Sempre più produzioni nazionali e internazionali decidono di girare i loro film qui da noi, attratte da quell’eccezionale mistura tra arte, storia, cultura, paesaggi e eccellenze eno-gastronomiche che hanno fatto del Veneto la regione più visitata d’Italia. La Veneto Film Commission, fondazione regionale che supporta lo scouting di chi voglia girare in Veneto, registra un’attività in crescita con ricadute notevoli sul territorio, dimostrando come la cinematografia sia anche volano di sviluppo economico”.

Con queste parole, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commenta alcuni dati relativi all’attività della Veneto Film Commission che dall’anno della sua creazione, il 2019, ad oggi, ha aiutato più di ottanta case di produzione cinematografiche a girare in Veneto i loro film. Mentre, fino ad ora, ben quarantaquattro pellicole hanno avuto accesso ai contributi stanziati dal Fondo Location Scouting regionale.

La Regione del Veneto ha assegnato, inoltre, 19 milioni di euro per sostenere le imprese dell’audiovisivo che si cimentino con lungo o cortometraggi di finzione, serie e animazione ma anche realtà virtuale e immersiva. Nel periodo precedente 2014/2020 erano stati stanziati 9,5 milioni di euro che hanno finanziato 49 produzioni audiovisive, con una ricaduta economica sul territorio stimata attorno ai 17 milioni di euro. “Non è solo Venezia ad attrarre le produzioni – i film di Kenneth Branagh e Wim Wenders sono alcuni degli ultimi ad essere stati girati in laguna-“, prosegue il Presidente, “ma è tutto il territorio regionale che si presta come quinta naturale per l’ambientazione di film, serie tv, spot pubblicitari, programmi televisivi. Basti pensare che due maestri del cinema italiano, riconosciuti anche all’estero, come Gianni Amelio e Marco Tullio Giordana hanno scelto le province di Vicenza, Padova e Treviso per i loro prossimi lavori”.

Il Veneto sarà lo scenario di una parte del nuovo film del duo comico Pio e Amedeo che sarà girato nel castello di San Salvatore a Susegana (Treviso). A Chioggia hanno appena finito la seconda stagione della serie Netflix “Odio il Natale” e a San Vito di Cadore “Improvvisamente a Natale mi sposo” con Diego Abatantuono, Violante Placido e Nino Frassica. Molto importante è l’aspetto formativo messo in atto dalla Veneto Film Commission, che, in collaborazione con gli enti accreditati della Regione del Veneto, propone dei corsi per la formazione di figure professionali fondamentali del campo della cinematografia, come il tecnico delle luci o l’amministratore del set. Oppure, nel versante dell’alta formazione, la Veneto Film Commission gestisce in proprio dei workshop internazionali di sceneggiatura o di “Ace Producer”, con partenza a giugno a San Vito di Cadore.

La grande novità di cui siamo orgogliosi sarà l’attivazione, dal prossimo novembre, del primo anno accademico della nuova scuola di cinema dedicata alle arti immersive come la realtà virtuale che la Regione del Veneto, in sinergia con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ha in programma di istituire nell’isola di San Servolo a Venezia”, conclude il Governatore. Che aggiunge: “Questa sfida permetterà la creazione di un incubatore culturale di nuove professionalità che proietterà l’identità contemporanea di Venezia e del Veneto nel futuro attraverso le più evolute tecnologie e le sperimentazioni artistiche più avanzate, oltre a creare occupazione, benefici economici e attrattività formativa. La presentazione ufficiale del progetto avverrà a Venezia durante la prestigiosa vetrina internazionale della Mostra del Cinema”.

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