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Chioggia

Pesca a strascico, le sirene contro il “no” dell’Ue

Manifestazione al Mercato ittico con i pescatori. E interviene anche l'eurodeputata Conte

Pesca a strascico, le sirene contro il “no” dell’Ue

CHIOGGIA - La protesta della marineria chioggiotta: suonano le sirene dei pescherecci al Mercato ittico di Chioggia, con la solidarietà del mondo politico non solo locale. Alla protesta di ieri mattina erano presenti anche il sindaco Mauro Armelao e i consiglieri regionali della Lega Marco Dolfin e del Pd Jonatan Montanariello. Le manovre europee preoccupano tra richieste di riduzione dello sforzo di pesca e forte rischio di chiusura della pesca a strascico.

“Momento importante quello di oggi - spiega Dolfin – abbiamo manifestato la nostra vicinanza al mondo della pesca che, ancora una volta, viene messo in forte difficoltà, da delle direttive europee che hanno anche una scadenza ben precisa, quella del 2030. Preoccupa la presa di posizione di qualche luminare per quanto riguarda la pesca a strascico. Sarebbe una ecatombe per la nostra economia e per la nostra marineria. Il nostro interesse è quello di salvaguardare il mondo della pesca, anche con azioni di protesta, se necessario”.

In maniera immotivata si continua ad attaccare il comparto della pesca ed i pescatori – aggiunge Montanariello - in questi anni imbarcazioni e sforzo di pesca sono fortemente diminuiti e nonostante questo gli stock ittici continuano ad avere problemi. Credo sia più che ovvio che l’azione umana del pescatore così come le interpretiamo noi all’interno di un forte perimetro normativo non può essere la causa di tutto ciò. Dietro la pesca c’è un’economia di primo livello soprattutto in questa regione che ha quattro mercati ittici tra i più importanti d’Italia per quanto riguarda il conferimento. Migliaia di imprese legate all’indotto diretto ed indiretto ed economie di scala legate al turismo ed al enogastronomico vedrebbero i loro settori mettersi in ginocchio. Bisogna evitare nei confronti del mondo della pesca un approccio ideologico e lavorare insieme ai pescatori ed alle categorie affinché ci sia un’unità nella risoluzione dei problemi. Creare martiri non serve a risolvere il problema”.

Le proteste dei pescatori in tutta Italia sono state commentate anche dall’eurodeputata della Lega, l’onorevole Rosanna Conte. “L’Europa vuole mettere in ginocchio la pesca italiana, noi della Lega non lo permetteremo - le parole di Conte - la prossima settimana a Strasburgo porteremo la voce dei nostri pescatori, per dire no, tra le altre cose, al piano della Commissione europea che vuole eliminare la pesca a strascico e le esenzioni sui carburanti. Esprimo totale vicinanza ai nostri pescatori che questo fine settimana manifestano in tutta Italia: il Piano d’azione marino proposto dalla Commissione Ue sembra ideato per mettere definitivamente in ginocchio la pesca europea, e aprire la strada all’import indiscriminato da Paesi terzi, o peggio, alle multinazionali che stanno investendo su cibo artificiale”.

Vietare la pesca a strascico, come propone Bruxelles, vuol dire far fallire ben 7mila imbarcazioni in Ue, di cui 2.088 solo in Italia,  e veder sparire intere filiere ittiche - conclude - parliamo di un comparto che nel nostro Paese sbarca il 33% del prodotto ittico nazionale. Il Piano propone anche di eliminare l’esenzione Iva per i carburanti. Delle due, l’una: o la Commissione non conosce lo stato della pesca europea, oppure sta volutamente ponendo le basi per la sua definitiva scomparsa. Quale che sia il caso, noi della Lega non permetteremo un’ulteriore stretta sulla pelle dei nostri pescatori nel nome di un’ideologia ecologista nefasta. Se vogliamo salvare i nostri mari, le nostre comunità costiere, abbiamo bisogno dei pescatori. Bruxelles se lo metta chiaro in testa”.

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