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ANIMALI
09.05.2023 - 18:23
CHIOGGIA – L’associazione protezione animali di Chioggia ferma l’attività di aiuto ai gatti della zona e afferma: “Non ce la facciamo più”. La presidente Sara Naccari ha pubblicato sulla pagina web ufficiale una lunga lettera in cui spiega le tante difficoltà delle volontarie che non riescono più a tenere in casa i gatti trovati nel territorio e chiede all’amministrazione comunale di accelerare l’iter per la nascita di un gattile. “Con nostro grande dispiacere – si legge nella lettera – nonostante il nostro grande impegno da quando, nel 2001, è nata la nostra associazione, devo informare che da oggi non possiamo più rispondere a tutte le richieste di aiuto che ci arriveranno per i gatti. Dobbiamo fermare a tempo indeterminato, sia le sterilizzazioni che le cure veterinarie in quanto, ad oggi, l’amministrazione comunale non ci ha ancora messo a disposizione un posto dove poter collocare questi gatti. Le volontarie che tenevano a casa questi gatti ormai non ce la fanno più. Siamo arrivate ad avere in casa anche fino a 10 gatti e capite bene che le nostre case non possono essere trasformate in dei gattili. Ci saranno gattini abbandonati in strada, gatti incidentati, gatti abituati in casa non più voluti e destinati a morire perché incapaci di difendersi in strada. In questi innumerevoli anni abbiano chiesto più volte una oasi felina all’amministrazione pubblica, ma abbiamo sempre ricevuto delle non risposte. Mi dispiace che tutto il lavoro ventennale fatto nel territorio possa andare perduto, in quanto le nascite incontrollate delle gatte di colonia ci riporteranno a vent’anni fa quando si trovavano per strada gatti denutriti e con gli occhi scoppiati”. La presidente Sara Naccari fa anche due appelli, uno agli utenti dei social: “Non accusateci di menefreghismo o di negligenza - specifica -. In internet è facile insultare, ma il nostro impegno durante tutti questi anni non credo possa essere messo in discussione. Spero che la gente possa comprendere e non ci incolpi perché non possiamo rispondere positivamente alle loro richieste per eventuali situazioni tragiche”. Un ulteriore appello va anche al sindaco Mauro Armelao: “Il nostro primo cittadino – continua Sara Naccari – è un grande amante degli animali. Mi sembra questo sia il momento di dimostrarlo. Noi gli saremo accanto per realizzare questo progetto”. L’emergenza gatti, putroppo non finisce mai e diventa ancora più critica nei mesi delle nascite. “In questi giorni sono stati recuperati un gatto cieco di circa 14 anni, sicuramente abituato in casa e poi abbandonato, una gattina con un occhio scoppiato e cieca nell’altro con emorragia e parto prematuro con i gattini già morti ed infine un gatto celebroleso a causa di un incidente. E adesso – conclude la lettera – che cosa succederà?”.
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