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Aumenti pensioni minime, anziani in attesa

A lanciare l'allarme è Spi Cgil di Cavarzere

Aumenti pensioni minime, anziani in attesa

CAVARZERE - Pensioni minime, aumenti ancora lontani. A lanciare l’allarme è Spi Cgil di Cavarzere. “ Nemmeno a maggio sono stati applicati i rialzi dei trattamenti pensionistici più bassi, varati con l'ultima legge di bilancio - scrivono -. Il problema è che la norma non circoscriveva la platea di beneficiari che ricevono l’importo minimo. A luglio la situazione dovrebbe sbloccarsi”. Un’ulteriore attesa che si sommano ai 5 precedenti “La legge di bilancio è stata approvata a dicembre ma gli effetti non si vedono - aggiungono -. Quando è stata redatta la norma non era stata circoscritta la platea di pensionati che conta più di due milioni di persone. E’ stata specificata solo nella circolare Inps di aprile”. A luglio secondo i tecnici assieme ai rialzi arriveranno anche gli arretrati. “Per le pensioni più povere che il governo vuole portare a 572 euro e per gli over 75 a 599 euro - specificano -. L'esecutivo aveva previsto una norma nella legge di bilancio per raggiungere quel traguardo. La norma si applica alle pensioni che hanno un importo lordo pari o inferiore al trattamento minimo Inps, 563,74 euro. Si tiene conto solo dei trattamenti di natura previdenziale assoggettabili a Irpef. Escluse le prestazioni fiscalmente non imponibili o di carattere assistenziale (invalidità civile e accompagnamento invalidità). L'incremento previsto è dell'1,5% fino a 74 anni, mentre per gli over 75 è più consistente, 6,4%. L'aumento vale solo per il 2023, per il 2024 si attesterà al 2,7 per cento per tutti. Circa 15 euro in più a testa”. La rivalutazione doveva aiutare contrastare l’inflazione. “Ma contempla incrementi minimi - concludono -. La stima è 432 euro all'anno. Ma per vedere i benefici i pensionati dovranno attendere luglio".

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