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CAVARZERE

Le nomine Ipab incendiano il consiglio

Sul tavolo la questione della classe prima alla Lombardo Radice e la polemica sul Cda

Le nomine Ipab incendiano il consiglio

CAVARZERE - Un consiglio comunale acceso e non privo di spunti quello che si è svolto nel pomeriggio di martedì a Cavarzere. Diverse le interrogazioni presentate dai consiglieri d'opposizione che hanno scatenato un botta e risposta tra le parti e hanno costretto anche a più interruzioni. Tra i temi caldi il mondo scolastico, dalle ex scuole di Villaggio Busonera alla formazione della prima all'istituto di Boscochiaro. Ad aprire proprio la richiesta del consigliere Andrea Fumana sullo stato delle procedure avviate per l’area ormai in degrado da decenni. “A maggio è stata inviata comunicazione ad Ater informando che è stata approvata la variante 7 al piano degli interventi finalizzata all’individuazione di manufatti incongrui la cui demolizione sia di interesse pubblico - ha affermato l’assessore Stefania Sommacampagna - tenendo conto il valore derivante alla comunità e al paesaggio dell’eliminazione dell’elemento detrattore e attribuendo crediti edilizi da rinaturalizzazione. Ater è stata informata che la scuola è tra le opere incongrue ed è stata invitata a procedere immediatamente con la demolizione, la ri-naturalizzazione del terreno e l’avvio del credito edilizio. Ad oggi siamo in attesa degli atti conseguenti e in caso di inerzia si procederà come previsto dal regolamento sulla gestione dei rifiuti”. Il primo cittadino Pierfrancesco Munari ha inoltre confermato di aver aperto un dialogo con Ater sottolineando di aver ‘strappato’ la volontà di Ater di demolirla e chiedendo ai consiglieri più pazienza, data la complessità del lavoro ed il costo significativo che la demolizione comporta. Sempre in tema scolastico l’intervento della consigliera Chiara Tasso, legata al problema della classe primaria della Lombardo Radice, a rischio aggregazione con la scuola D’Annunzio di Cona. “Soluzione improponibile che comporterebbe ostacoli nell’organizzazione dei servizi del comune oltre che un vuoto alla Lombardo Radice - ha spiegato Tasso - plesso su cui si è deciso di investire per riqualificarne l’offerta formativa”. In sala presenti anche alcuni genitori dei bimbi frequentanti l’istituto. La consigliera ha quindi chiesto al sindaco quali passi ufficiali siano stati fatti. “A febbraio è stata inviata, al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, e alla dirigente Mirella Nappa, una richiesta di concessione in deroga per la formazione della classe prima - ha risposto Munari -. Ad aprile è anche stata inviata una richiesta di incontro alla dirigente. Abbiamo ricevuto risposta dall’Usr Veneto in cui si specificava che la nostra richiesta sarà rivalutata nell’ambito della definizione dell’adeguamento dell’organico di fatto per l’anno scolastico 23/24”. Il sindaco ha fatto notare che l’amministrazione ha avuto incontri con la dirigenza scolastica per mettere sul tavolo soluzioni condivise, alcune bocciate dallo stesso istituto Lombardini. Una risposta che, però, non ha soddisfatto la consigliera Tasso che ha accusato di una mancanza di sinergia tra amministrazione e dirigenza scolastica “fondamentale per ottenere un obiettivo” e specificando che le soluzioni formulate dal comune sono state troppo tardive. “Le proposte dovevano pervenire per tempo e non agendo alla rincorsa dell’obiettivo - ha continuato Tassi -. Le iscrizioni sono chiuse e l’ufficio scolastico si è pronunciato. Se si dovessere ottenere il risultato sarà merito della Regione e non dell’amministrazione”. Una risposta che ha aperto un accesissimo dibattito tra la Tasso e Munari, costringendo a sospendere temporaneamente il consiglio comunale e silenziare i microfoni. Ma le polemiche non si sono interrotte nemmeno dopo la ripresa del consiglio comunale, quando Tasso ha sollevato la spinosa questione nomine Ipab Danielato, chiedendo quali criteri siano stati utilizzati per la valutazione delle candidature e sollevando una critica sulla scelta di mettere nel Cda un consigliere del Comune. “Non posso che rimanere incredulo rispetto a certe affermazioni - ha affermato il primo cittadino -. Vorrei ricordare che l’incompatibilità non esiste nel caso in cui il consigliere comunale ricopra un ruolo all’interno del Cda privo di deleghe e poteri decisionali”. Rimane in standby, almeno per i cittadini la spiegazione sulle valutazioni dei profili. Per problemi di privacy, infatti, il consiglio ha dovuto sospendere la seduta per rispondere correttamente alle richieste avanzate.

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