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Chioggia
25.06.2023 - 16:08
CHIOGGIA - La Cassazione ha confermato la destituzione di una docente di storia e geografia di una scuola di Chioggia, che è stata assente per un totale di 20 anni su 24 di servizio nella scuola secondaria. La decisione della Corte suprema è stata presa nonostante il tentativo della docente di appellarsi alla "libertà di insegnamento". La sentenza della Cassazione ha sottolineato che la libertà di insegnamento nell'ambito scolastico è intesa come un'autonomia didattica diretta e funzionale per garantire una piena formazione della personalità degli alunni. Pertanto, l'esercizio di tale libertà da parte degli insegnanti implica la scelta di metodi appropriati di insegnamento e l'organizzazione strutturata delle lezioni.
Durante un'ispezione del Ministero dell'Istruzione, sollecitata dal dirigente della scuola dove la docente prestava servizio, sono emerse numerose criticità nel suo operato. La docente era risultata disattenta verso gli studenti durante le interrogazioni, impegnata in un uso continuo del cellulare per la messaggistica. Inoltre, aveva utilizzato foto del libro di testo di un'altra classe per fare una verifica in una diversa classe. Si era anche verificata una mancanza di cura nelle lezioni, poiché non possedeva il libro di testo e lo prendeva in prestito temporaneo dagli studenti. La sentenza della Cassazione ha confermato la destituzione della docente - destinataria di assegnazioni annuali in quanto moglie di un ufficiale della Guardia di Finanza - basandosi sulle gravi imprecisioni nella redazione dei programmi delle classi, la mancanza di criteri nella valutazione degli studenti, la confusione nelle spiegazioni, l'improvvisazione e la pessima organizzazione delle verifiche.
La Corte suprema ha ribadito la decisione della Corte di Appello di Venezia, che nel 2021 aveva già stabilito la destituzione della docente. Il Tribunale di primo grado, invece, nel 2018 aveva dichiarato illegittimo il provvedimento di destituzione, ritenendo che l'ispezione di tre giorni fosse un periodo di osservazione troppo breve per certificare l'inettitudine assoluta e permanente della docente. La conferma della destituzione da parte della Cassazione sottolinea l'importanza dell'efficienza e dell'impegno nel campo dell'insegnamento, garantendo agli studenti un diritto allo studio di qualità e una formazione adeguata.
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