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Una tratta ferroviaria da incubo

Tra i disservizi i passaggi a livello, rimasti chiusi per oltre 45 minuti a Cavanella d’Adige

Una tratta ferroviaria da incubo

Tra i disservizi i passaggi a livello, rimasti chiusi per oltre 45 minuti a Cavanella d’Adige

CHIOGGIA – Chioggia – Rovigo da incubo negli ultimi giorni di servizio prima dello stop alla linea fino a fine estate. Domenica, ancora una volta, sulla tratta si sono registrati numerosi disagi. Il caos domenica è scattato dopo le 18. Il treno che da Rovigo doveva raggiungere Chioggia, senza nessuna comunicazione ufficiale, si è fermato a Loreo e, anziché continuare il proprio tragitto naturale verso Chioggia, è inspiegabilmente tornato a Rovigo. Probabilmente, alla base delle decisione, ci sono stati dei problemi alla linea ferroviaria, tanto che i due treni successivi, per Chioggia con direzione Adria e da Rovigo destinazione Chioggia, sono stati cancellati. E sempre attorno all’orario in cui doveva passare il treno che invece è stato bloccato a Loreo, i disservizi si sono trasferiti nel territorio delle frazioni interessate dal percorso della linea ferroviaria: i passaggi a livello sono rimasti chiusi per oltre 45 minuti a Cavanella d’Adige e a Canal di Valle, ovviamente creando grossi problemi a chi doveva rientrare nelle frazioni o raggiungere la statale Romea. Una situazione complicata e a cui, purtroppo, gli utilizzatori della linea sono abituati da anni, con la speranza che il possibile passaggio della gestione del servizio da Sistemi Territoriali a Trenitalia, possa migliorarla nel lungo termine. Nel frattempo la linea si fermerà quasi totalmente per tutta l’estate, per lavori di miglioramento della rete ferroviaria. Fino al 31 luglio i mezzi non viaggeranno nel tratto da Chioggia ad Adria e verranno sostituiti da autobus. Mentre sarà regolare il traffico tra Adria e Rovigo. Per tutto agosto invece la linea si fermerà completamente e i pendolari dovranno utilizzare mezzi propri o affidarsi, ancora una volta, agli autobus sostitutivi che, transitando sulla statale Romea, hanno una percorrenza ovviamente maggiore rispetto al treno. Per i tanti chioggiotti che lavorano verso il rodigino, insomma, si preannuncia un’altra estate rovente, sempre con la speranza che il servizio, una volta riattivato, possa finalmente migliorare. Nel corso dell’anno infatti, sono state numerose le proteste registrate soprattutto dalle famiglie di studenti impossibilitati a raggiungere le scuole di Adria e Rovigo a causa dei ritardi delle linee e, in alcuni casi, della cancellazione dei viaggi senza preavviso e senza mezzi sostitutivi. Un problema grave anche per i lavoratori costretti, molto spesso, a utilizzare all’ultimo momento la propria vettura per raggiungere la sede.

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