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SPORT
27.06.2023 - 17:28
L'assessore Mattia Bernello.
CAVARZERE - La chiusura della sezione arbitri di Adria, seguito provvedimento della direzione dell'associazione nazionale, era nell’aria da mesi, ma lunedì è stata resa ufficiale dal presidente di sezione Amedeo Bordina. La notizia ha lasciato stupiti il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari e l’assessore allo sport Mattia Bernello i quali hanno deciso di inviare una missiva al presidente della Figc Gabriele Gravina a Roma e anche al dottor Carlo Pacifici presidente Aia. Nella lettera, condivisa anche da altri assessori e sindaci, si chiede un ripensamento sulla decisione di chiudere la sezione. Le giacchette nere di Adria e del Delta, tuttavia, non saranno eliminate, ma ‘fagocitate’ dal gruppo di Rovigo. "Ho parlato con il presidente Bordina ed abbiamo avuto modo, insieme agli assessori e ai sindaci coinvolti in questo accorpamento, di chiedere un cambiamento di decisione da parte dell’Aia Nazionale in merito a questa chiusura – ha spiegato Bernello-. Dopo 43 anni è un dispiacere, io stesso ho avuto modo di essere arbitro di calcio e i miei primi passi sono stati proprio nella sezione di Adria. Questa notizia mi ha toccato il cuore. Abbiamo fatto una serie di incontri anche qui a Cavarzere nella sala Danielato e siamo riusciti a iscrivere una decina di ragazzi cavarzerani che hanno intrapreso la professione di arbitro”. Senza entrare nel merito delle motivazioni, nella lettera il sindaco ha voluto mettere in evidenza l'importanza che questa associazione riveste per il territorio del medio e basso Polesine e del basso Veneziano, un punto di riferimento anche per il comune di Cavarzere che vanta la presenza di un nutrito numero di associati. “Desideriamo condividere il rammarico degli associati e dell'amministrazione comunale se tale provvedimento dovesse trovare attuazione – ha concluso Bernello -. Ciò comporterebbe un ulteriore depauperamento delle attività formative sportive per i ragazzi del territorio. Abbiamo appreso che rimarrebbe attiva la sezione di Rovigo, ma risulterebbe difficile e complesso raggiungere il capoluogo polesano poco collegato con il comune con mezzi pubblici. Con la lettera intendiamo quindi chiedere la possibilità di valutare la possibile prosecuzione dell'attività della sezione di Adria che negli anni è divenuto punto di riferimento essenziale per la formazione di giovani arbitri”.
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