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Chioggia

Mitilla, la Cozza di Pellestrina a caccia del record

Sabato sera a Malamocco oltre 400 #mitillalovers inseguono il Guinness World Records: 20mila cozze gratinate al forno

Mitilla, la Cozza di Pellestrina a caccia del record

CHIOGGIA - Ventimila cozze gratinate al forno: solo a dirlo mette l’acquolina in bocca. E se le cozze in questione sono le prelibatissime Mitilla, le Cozze di Pellestrina, c’è da correre a tavola. O meglio, alle tavole, quelle allestite a Malamocco dall’omonimo Gruppo Bevanda che ha organizzato, per sabato sera prossimo, il tentativo di Guinness World Records che inseguiva fin da prima della pandemia: quello della preparazione, cottura e gratinatura al forno di 20mila cozze.

Una sfida che vedrà coinvolte le comunità del Lido di Venezia e di Pellestrina, oltre 400 volontari, o meglio #mitillalovers, che si daranno appuntamento lungo il Rio Terà di Malamocco con una teglia piena di 50 cozze gratinate a testa. Cozze Mitilla di Pellestrina, ovviamente. Sarà un giudice del Guinness World Records a verificare il numero dei mitili, ma più in generale che tutto il procedimento si svolga correttamente.

Un record che ha coinvolto, come si diceva due comunità. Ed è anche questo il senso che anima i “fornitori” della materia prima, di quella Cozza di Pellestrina, Mitilla, che proprio partendo dal nome ha voluto identificare un territorio. Sono Lorenzo e Genny Busetto, il primo ideatore del progetto Mitilla, la seconda co-founder del marchio che, in poco tempo, grazie alla particolarità della cozza allevata in queste acque, ha conquistato le cucine dei migliori ristoranti italiani e del mondo. Ma è la case history dalla quale nasce Mitilla a essere il simbolo di come stia cambiando il modo di fare impresa, coinvolgendo i territori e non sfruttandoli. Coinvolgendo i saperi senza rubarli. E garantendo un profitto a chi questo lavoro lo svolgeva da sempre.

Del resto non è per niente che Forbes ha inserito Mitilla tra le 100 eccellenze italiane nel 2020. La prestigiosa rivista ha scelto la Cozza di Pellestrina “per la cura nella selezione dei molluschi, abbinata al mix tra territorio e know-how produttivo”. Ecco, il segreto sta tutto nel sapere, come si diceva, ma una parte molto importante la fa il territorio, il “terroir” per rubare un termine all’enologia. Perché in questo angolo di Veneto, in quest’area bagnata dall’Adriatico a mezzo con la laguna della Serenissima, le Cozze crescono con un gusto di mare diverso. E apprezzato, visto che, tanto per citarne uno dei tanti, anche Massimo Bottura l’ha scelta per la sua Osteria Francescana a Modena, uno dei ristoranti più premiati e prestigiosi del mondo.

Infine il lavoro dei tantissimi che ruotano attorno a Mitilla, e gli altrettanti che beneficiano di questo brand di riflesso, regalando a Pellestrina, ma più in generale a tutto il litorale veneziano, una grande opportunità di sviluppo. E se in ogni ristorante di Pellestrina trovi Mitilla, è un segnale virtuoso che premia un territorio ma, soprattutto, chi ci lavora. E allora, per chi avrà tempo e voglia, sabato sera potrà andare al Lido di Venezia, raggiungere Rio Terà di Malamocco per gustare la Cozza di Pellestrina ed essere testimone di un Record del mondo. Per gli altri, Mitilla la si può trovare nella storica Pescheria al minuto da Pagan Cristian lungo Corso del Popolo e a Sottomarina nella Pescheria Da Felice in viale San Marco.

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