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Chioggia

Il mistero della Sacra Sindone svelato a Chioggia

Inaugurata la mostra "The Mistery man" tra l'emozione del sindaco Armealo e del vescovo Dianin

CHIOGGIA - Commovente, suggestiva, toccante: “The Mystery man” incanta la città e la eleva all’attenzione del panorama culturale nazionale e internazionale. Lunedì sera si è tenuta, in pompa magna, all’Isola di San Domenico, la presentazione della mostra più attesa di questo 2023. Pezzo centrale della mostra è la scultura tridimensionale e iperrealistica che rappresenta il misterioso uomo della Sacra Sindone, mai realizzata da nessuno prima d’ora. L’opera è il culmine di un’approfondita e accurata ricerca storica, scientifica, religiosa e artistica, durata oltre 15 anni. Sul suo corpo sono presenti numerose ferite riconducibili alle torture e alla crocifissione, il volto è tumefatto e i capelli sono intrisi di sudore e sangue: i segni della passione.

Chi lunedì ha avuto la possibilità di vederla in anteprima l’ha definita straordinariamente realistica, in grado di smuovere sentimenti e passioni dal profondo del proprio animo. Il sindaco Mauro Armelao e la Diocesi di Chioggia hanno fortemente voluto portare in città “The Mystery man”, per la prima volta in Italia dopo essere stata in Spagna ed avere ottenuto il record di 120mila visitatori.

“Non è stato facile portarla a Chioggia: 9 mesi di lavoro, sopralluoghi a Chioggia, collegamenti con la Spagna. Una mostra unica al Mondo che una città unica al Mondo meritava – il commento di Armelao – quando ho visto i video su YouTube mi sono emozionato e sono sicuro che susciterà in noi grandi emozioni. Essere così vicini a quella che è la ricostruzione del corpo di Cristo è una emozione unica. Nessuno al mondo ha mai ricostruito il corpo della sacra Sindone in questo modo. Ogni altra parola sarebbe superflua, ci aspettiamo che fino a gennaio siano davvero tanti i visitatori che verranno a Chioggia per vederla. Per me è un grande orgoglio avere questa mostra in prima nazionale, tornerà poi in Italia, a Roma, nel 2025”.

Alla inaugurazione era presente anche il vescovo Giampaolo Dianin. “Un grande grazie all’amministrazione e al sindaco, per il coraggio che ha avuto nel portare questa mostra in città - le sue parole - sapevamo che potevano arrivare anche molte critiche nel portare una mostra dal carattere così profondamente religioso. La nostra città è un insieme di laicità e religiosità, è un piccolo mondo dove i vari settori si contaminano tra loro. Questa mostra non è fuori luogo a Chioggia: è un evento culturale, la scienza continua ad indagare sul famoso lenzuolo custodito a Torino. Il mistero resta aperto. Non tutto è spiegabile, la scienza fa ipotesi ma una cosa è certa: questo lenzuolo custodisce qualcosa che va oltre e non si riesce a decifrare. La Sindone interroga chi crede, ma anche chi non crede”.

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