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Il Festival Puccini ricorda Serafin

Ospite l'Archivio Storico Serafin: si è parlato del maestro rottanovano con Maria Callas e le sue direzioni della Turandot

Il Festival Puccini ricorda Serafin

CAVARZERE - La figura del maestro Tullio Serafin protagonista, venerdì scorso grazie all’Archivio storico a lui intitolato, con il suo presidente Andrea Castello, a un evento del Festival Puccini di Torre del Lago. Dopo il concerto dello scorso 8 luglio a Villa Paolina di Viareggio con protagonisti due dei vincitori del “Concorso lirico Tullio Serafin 2023”, il maestro Castello è stato tra i relatori di una conferenza dal titolo “Turandot, Callas Serafin, maestri del ’900” con Emiliano Sarti e Marilena Cheli dell’associazione “Amici del Festival Pucciniano”, ed organizzata grazie al rapporto di collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago.

La conferenza è stata organizzata per celebrare i cento anni dalla nascita del grande soprano per eccellenza. Ha avuto come tema principale la famosa registrazione dell’opera “Turandot” di Giacomo Puccini avvenuta nel 1957 al Teatro alla Scala. Protagonisti dell’incisione, oltre a Maria Callas, sono stati: Elisabeth Schwarzkopf, Eugenio Fernandi, Nicola Zaccaria, Renato Ercolani e Giuseppe Nessi, con il coro ed orchestra del Teatro alla Scala, il tutto diretto magistralmente da Tullio Serafin.

Per arricchire la conferenza che ha preceduto l’esecuzione dell’opera “Turandot” al Gran Teatro “Giacomo Puccini” di Torre del Lago, Castello ha portato con se il vinile originale dell’opera e una copia dello spartito canto-piano usato da Tullio Serafin durante la registrazione del ’57. La conferenza è stata arricchita da aneddoti e documenti conservati anch’essi nell’Archivio storico Tullio Serafin e documentati in uno dei più belli e ricercati libri dedicato al grande direttore Veneto “Tullio Serafin il patriarca del melodramma” di Teodoro Celli e Giuseppe Pugliese del 1985, il più ricco documento mai scritto su Serafin.

Pubblico entusiasta che, ancora una volta, ha reso omaggio a Serafin ed ha portato il nome del piccolo paese di Rottanova fuori le mura, dopo il concerto dell’8 settembre a Viareggio e dopo il concerto eseguito a Verona il 10 luglio per ricordare i cento anni del festival areniano approvato e diretto per la prima volta nel 1913 da Tullio Serafin che ha diretto l’opera “Aida” di Giuseppe Verdi. “Grazie all’Archivio Tullio Serafin siamo riusciti a portare il nome del grande Maestro agli apici che sempre l’hanno distinto in tutto il mondo; un lavoro impegnativo dal 2018 e che deve ancora abbattere molti muri ed ostilità, ingredienti che fanno male alla Musica e, naturalmente, al nome di Serafin. Non mi arrendo, sono sempre più motivato e determinato” sono le parole di Andrea Castello presidente dell’Archivio storico Tullio Serafin e direttore artistico del Festival “Vicenza in Lirica” al Teatro Olimpico di Vicenza.

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