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Chioggia

La Sovrintendenza “chiude” lo Iat ai disabili

Ma Montanariello (Pd) attacca la maggioranza: “Bisognava pensarci prima”

La Sovrintendenza “chiude” lo Iat ai disabili

CHIOGGIA - Si riaccendono le polemiche attorno alla Loggia dei Bandi in centro storico a Chioggia, diventata da luglio punto Iat off-limits, però, ai disabili. Colpa degli scalini presenti nello storico edificio che, un tempo, ospitava la sede della polizia locale, e che la Sovraintendenza non ha permesso al comune di bypassare in nessun modo. Due le proposte fatte: una rampa di accesso per disabili laterale oppure un sollevatore. Entrambe le proposte sono state rispedite al mittente.

Il caso è tornato in consiglio comunale lunedì sera, con una interpellanza del consigliere del Pd Jonatan Montanariello a cui ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Mancin ribadendo l’estraneità del Comune e l’impossibilità di intervenire proprio a causa del veto della Sovraintendenza. Per ovviare al problema è stato posto un campanello esterno, in modo che un disabile in carrozzina, o una mamma con il passeggino al seguito, possa suonare e aspettare l’uscita dall’ufficio dell’operatore per dare tutte le risposte necessarie.

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Risposte che all’esponente Dem non sono piaciute. “Semplicemente – ha ribadito Montanariello – lo Iat, in quella posizione, non si doveva fare. Non si può fare un ufficio di promozione turistica dove alcune persone non possono entrare. Prima si pensa a tutti i possibili problemi e si trova una soluzione e poi si fa il taglio del nastro. Se io voglio fare lo Iat all’82esimo piano di un grattacielo non è che poi mi devo stupire se non tutti riescono ad accedervi. Al problema bisognava pensarci prima”. Montanariello ha poi ribadito che la questione non si chiuderà a “tarallucci e vino”. Il caso infatti è arrivato addirittura a Roma, con una interrogazione rivolta al Ministro del Turismo, presentata dagli onorevoli Dem Piero Fassino e Rachele Scarpa. “Per fare quell’ufficio – continua Montanariello – sono stati usati soldi ministeriali vogliamo quindi capire il progetto cosa prevedeva rispetto alle barriere architettoniche e anche se il Comune avesse la piena disponibilità della Loggia stessa, che ricordiamo essere di proprietà del Demanio”.

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