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Chioggia

“Servono norme per le e-bike”

La proposta di legge statale del consigliere Dolfin: “Obbligo di assicurazione, luci, giubbotto rifrangente e casco”

“Servono norme per le e-bike”

CHIOGGIA - Stretta sulle e-bike in Veneto: approvata in Regione a larga maggioranza una proposta di legge presentata dal consigliere del Carroccio, Marco Dolfin, che chiede assicurazione, luci, giubbotto ad alta visibilità e casco per chi ha meno di 18 anni, per poter guidare una e-bike. L'esponente chioggiotto da mesi lavora al progetto.

“Purtroppo assistiamo ogni giorno a gravi incidenti sulle strade che vedono coinvolte persone e la sicurezza deve essere sopra a ogni cosa - commenta Dolfin - e quindi la sicurezza sulle strade, prima di tutto, sia per chi va in bicicletta ‘muscolare’ o su monopattino (anche se la Francia ha ripensato la circolazione di questi mezzi di trasporto) e negli ultimi tempi anche sulle biciclette a pedalata assistita, definite comunemente e-bike. Non parliamo di mondo agonistico e di gare bensì di normale circolazione stradale: è arrivato il momento che ci sia totale rispetto delle regole sia per gli automobilisti che per chi si muove sulle due ruote senza motore. Ribadisco, ci vogliono regole e un buon decalogo di norme di comportamento, esattamente come già esistono nel Nord Europa, dove la bicicletta è un’icona, un mezzo di trasporto ad altissima diffusione”.

Il progetto di legge statale presentato da Dolfin propone delle modifiche alla Legge 160 del 27 dicembre 2019 relativa al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale 2020 – 2022” in materia di velocipedi a pedalata assistita. “Nella legge 160 - spiega ancora Dolfin - è stato disciplinato l’utilizzo dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica. Disposizioni che possono valere, in modo analogo, anche per l’uso dei velocipedi a pedalata assistita disciplinato dall’articolo 50 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada). Ma l’articolo 50 non contempla delle regole per le e-bike come quelle del dotarsi di apposite luci per illuminare il mezzo e la strada, e nemmeno di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità (da mezz’ora dopo il tramonto e durante tutto il periodo dell’oscurità). Inoltre, per la guida delle e-bike non è previsto il requisito di un’età minima (14 anni) come invece è previsto per i monopattini elettrici, oltre all’obbligo del casco sino all’età di 18 anni. E questo è il punto fondamentale quando si parla di viabilità su bicicletta o come le identifica il codice della strada, ‘velocipedi’. Si punta sempre di più ad un Veneto e più in generale all’Italia, come ad un paese bici – freendly, dove le piste ciclabili aumentano, in cui i progetti di viabilità lenta, eco – sostenibile, turismo su due ruote sono sempre più apprezzati e incentivati anche dalle pubbliche amministrazioni: basti pensare al nuovo progetto approvato in Regione del Veneto di sistema ciclistico, ma bisogna ragionare anche in termini di sicurezza. Basti pensare che si, i monopattini elettrici sono pericolosi, ma dall’ultimo rapporto Aci – Ista sugli incidenti stradali in Italia relativi al 2021, i sinistri registrati con le bici elettriche hanno causato in proporzione molte più vittime rispetto ai monopattini”.

E Dolfin chiede che vengano dettate nuove regole per le bici a pedalata assistita. “Ed ecco il perché della mia proposta di legge statale - conclude il consigliere chioggiotto - il fine è quello di introdurre una maggiore sicurezza sull’uso dei velocipedi a pedalata assistita e una soglia di età per il loro utilizzo, estendendo la normativa statale in materia di monopattini elettrici ai menzionati velocipedi a pedalata assistita. E ancora chiedo, con una apposita istruttoria, di introdurre l’obbligo di assicurazione sulla responsabilità civile per i danni a terzi derivanti dalla circolazione dei predetti velocipedi a pedalata assistita”.

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