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Turismo sociale e inclusivo, esempio da seguire

Presentato il progetto dell'Ulss 3 Serenissima. Dall’inserimento di 9 ragazzi a Chioggia e Venezia alle attività ricreative con gli educatori

Turismo sociale e inclusivo, esempio da seguire

VENEZIA - L’inclusione sociale in provincia di Venezia parte dal turismo, e lo è a 360 gradi. Giovedì 14 settembre mattina è stato presentato, nella Residenza San Lorenzo di Venezia dalla Regione Veneto e dalla direzione dei Servizi socio sanitari dell’Ulss 3 Serenissima, il progetto “Turismo sociale e inclusivo nel Veneto”. Presente l’assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio, e con lei il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato e tutto il board dell’azienda sanitaria veneziana.

Lanciato nel 2017 con lo scopo di rendere accessibili le spiagge ai turisti disabili, coinvolgendo le Ulss del litorale e offrendo servizi di accompagnamento e assistenza sanitaria. Nel 2018 si sono aggiunte attività sportive quali barca e canoa e pet therapy, per migliorare e arricchire l’esperienza della persone disabili durante le vacanze al mare. Un ulteriore tassello è stato lo svolgimento di tirocini lavorativi con ragazzi disabili, con il progetto “50 boys for 50 days” per promuovere autonomia e lavoro. Nel 2020 il progetto è stato sospeso a causa della pandemia, ma nel 2021, grazie ai contributi dei Comuni di Chioggia e Venezia, le attività ludico-sportive sono riprese. Dal 2022 il progetto è diventato nazionale, finanziato dal Ministero della Disabilità e coinvolgendo la Regione Veneto e tutte le 9 Ulss in proposte turistiche.

“Vi porto il saluto e anche il più vivo ringraziamento da parte del Comune di Venezia – ha esordito l’assessore Besio – e che estendo a tutte le aziende sanitarie del Veneto. Sono loro che, sotto la forte regia della Regione, portano avanti questa costante e incessante attenzione nei confronti del tema dell’inclusione, attraverso un’impostazione di rete e condivisione, che è la ricetta per andare avanti oggi. Quando si parla di temi quali la salute e l’inclusione sociale è necessario che le tante realtà esistenti camminino insieme e, a questo proposito, il Comune di Venezia sta facendo molto e si confronta costantemente con il tema dell’accessibilità, cercando di farlo in modo umile e portando avanti progetti sulla ricettività”.

Nello specifico l’Ulss 3 Serenissima ha promosso infatti spiagge inclusive con sport e ricreazione come pet therapy, beach tennis, Sup e spike ball grazie alla collaborazione di Pubblico, Privato e Terzo Settore, migliorando l’integrazione e coinvolgendo educatori e volontari. Inoltre è stata creata un’app dedicata che fornisce informazioni e prenotazioni per le attività estive tramite smartphone. C’è poi il braccialetto “Se Mi Perdo”, distribuito negli stabilimenti balneari, per consentire il rintraccio delle persone fragili tramite codice scannerizzato dalla fotocamera del telefono in caso di smarrimento.

Un’opportunità molto importante riguarda inoltre la possibilità per i ragazzi disabili di essere inseriti, per un mese, in un contesto lavorativo e contemporaneamente sperimentare l’autonomia abitativa. Quest’anno il progetto ha coinvolto nove ragazzi a Chioggia e Venezia. A Venezia, due all’Hilton Molino Stucky, uno alla spiaggia Bluemoon al Lido di Venezia e uno al Liceo artistico Guggenheim. La giornata tipo prevede attività lavorativa seguita da attività ricreative con educatori H24 e poi il ritorno e la cena in una stessa struttura per Venezia e Chioggia. Infine sempre quest’anno è stato istituito un sistema di trasporto per portare i ragazzi dei centri diurni dei Distretti 1, 2 e 3 negli stabilimenti balneari: viene offerto pranzo in spiaggia e un’intera giornata al mare prima di rientrare al centro diurno.

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