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Immigrazione
19.09.2023 - 17:18
L'ex base di Conetta, foto d'archivio
VENEZIA - Spunta anche l’ex base di Conetta tra i siti che potrebbero ospitare il nuovo centro per il rimpatrio dei profughi (Cpr). Il sito è infatti inserito fra le opzioni per la realizzazione dei centri per l’accoglienza dei migranti nell’attesa di essere rimpatriati o ricollocati in altri territori.
Secondo le linee guida del governo Meloni, bisognerà infatti definire un Cpr, in collaborazione con le prefetture, in ogni regione. Da sottolineare che i parametri da rispettare sono difficilmente compatibili con un singolo sito: aree periferiche, vicinanza a tribunali e aeroporti, ex caserme da sistemare, o in alternativa terreni isolati su cui costruire ex novo.
Insomma non una soluzione facile da trovare per governo e prefetture. Senza contare che qualunque scelta, probabilmente, troverebbe la contrarietà delle comunità locali.
L’ex base di Conetta, in provincia di Venezia, già usata negli anni scorsi come centro di accoglienza di migranti, era però già finita al centro di polemiche e inchieste giudiziarie, tanto che una sua nuova destinazione a Cpr appare remota. Tra le altre ipotesi, anche l’ex base missilistica di Bagnoli, in provincia di Padova, e quella di Zelo, in Polesine, tra Rovigo e Verona.
Lo stesso ministro della giustizia Carlo Nordio ha spiegato che “di fronte a un’invasione non prevista di queste dimensioni, è necessario trovare soluzioni. La distribuzione verrà spalmata su tutto il territorio dello Stato e a livello europeo. Nessun sindaco vuole dietro la propria casa una centrale nucleare, un carcere o un centro di accoglienza perché pensa che possa creare problemi, ma sarà una spalmatura molto omogenea e proporzionata, che non penalizzerà nessun territorio”.
Nordio aveva anche fatto un censimento delle ex caserme: “Ne abbiamo individuate una decina, contiamo di trovarne altre. Molte sono quelle dismesse, soprattutto nel Triveneto, compatibili con il carcere per misure sicurezza, con investimenti non ingenti potrebbero essere ristrutturate per la detenzione per reati minori. E lo stesso può essere per i Cpr, dove peraltro le misure di sicurezza sono minori perché non sono soggetti detenuti”.
Secondo le ultime indicazioni in questi Cpr i migranti potrebbero rimanere fino a 18 mesi. In Veneto il numero dei migranti continua a salire nell’ultimo mese sono state censite 354 persone in più, il totale degli immigrati in accoglienza è 8.540.
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