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Chioggia

Mistery man nel mirino della Corte dei Conti

I consiglieri dem: “L'affidamento a favore dell'operatore spagnolo risulta viziato per diversi aspetti”

Mistery man nel mirino della Corte dei Conti

CHIOGGIA - Non c'è pace per la mostra "The Mystery man": il Pd porta le spese sostenute dal Comune all'attenzione della Corte dei Conti. Ad annunciarlo è il consigliere Dem Jonatan Montanariello che, nei giorni scorsi, aveva aperto per primo la polemica rifiutando, come consigliere regionale e comunale, di visitare la mostra con una visita guidata dedicata alle istituzioni. Ne era seguito un intenso e polemico botta e risposta tra lo stesso Montanariello e il sindaco Mauro Armelao, in cui erano intervenuti altri esponenti del Pd. Ora il partito accende i riflettori sulla mostra, in particolare sui suoi costi, rivolgendosi direttamente alla Corte dei Conti. "Esaminando gli atti - spiegano i consiglieri del Pd - pare che siano stati utilizzati degli articoli che non corrispondano alle squisite finalità del caso. In estrema sintesi, il provvedimento con cui è stato disposto l'affidamento a favore dell'operatore spagnolo a nostro avviso risulta viziato per diversi aspetti. Intanto il ricorso alla procedura negoziata senza bando non è corretto in quanto l'affidamento ha ad oggetto il servizio di allestimento di una mostra e non è finalizzato alla creazione o all'acquisizione di un'opera d'arte. Poi vi è tutto il tema che l'affidamento, pari a 122mila euro, avrebbe imposto di ricorrere all'affidamento diretto, obbligatorio per affidamenti di servizi fino a 140mila euro".

I consiglieri ritengono non corretta la cosa perché l'importo obbligava a ricorrere all'affidamento diretto e perché comunque, secondo loro, mancavano i presupposti previsti dalla norma. Ma sono anche altre le accuse mosse dai consiglieri, tutti di carattere tecnico: "La determina - spiegano - non esplicita in modo chiaro e sufficientemente dettagliato l'interesse pubblico che si intende soddisfare con l'affidamento; a nostro avviso ravvisiamo carenza e insufficienza della motivazione. Il provvedimento è viziato anche in quanto non reca gli elementi essenziali del contratto oggetto di affidamento, cioè le prestazioni che si prevede di affidare. La determina sembra affetta da vari dubbi di legittimità. Già stona come si siano potuti spendere circa 200mila euro per una mostra fatta in un luogo privato e a pagamento. Di questi poi, 122mila euro dati ad un operatore spagnolo che non hanno ricadute dirette nella comunità, cosa che con qualsiasi altro evento bello o brutto avviene. Basta pensare alle notti bianche ed ai concerti che vedono un movimento nella città. Sicuramente quelle risorse potevano essere spese diversamente". Sarà ora la Corte dei Conti a doversi esprimere e a giudicare se l'iter seguito dall'amministrazione comunale è stato corretto o meno.

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