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Chioggia
23.09.2023 - 08:40
CHIOGGIA - Una estate da record per le iniziative dell’associazione culturale “La Bricola”, conclusesi con la visita al Museo Diocesano del 7 settembre e, prima, con la visita alla chiesa di San Giacomo dello scorso 5 settembre. Per gli appuntamenti del martedì di “Chioggia Effetto Notte” si è trattato della XXVII edizione (in realtà ce ne sarebbe stata una in più, ma nel 2020 c’è stata una pausa a causa della pandemia) e ancora una volta la partecipazione è stata notevole confermando l’interesse dei turisti e dei concittadini per queste visite serali. “Conoscere la storia di Chioggia, le sue tradizioni, camminando tra calli e campielli - afferma Carla Sfriso, presidente de ‘La Bricola’ - ha sempre riscosso un grande successo fin dalla prima edizione. Le visite in notturna del centro storico sono assai suggestive e i partecipanti si sono dimostrati sempre molto curiosi”.
Il percorso del martedì sera partiva dalla piazzetta Aldo e Dino Ballarin nei pressi della chiesa di San Martino a Sottomarina e poi si raggiungeva il centro di Chioggia transitando per l’isola dell’Unione, sostando davanti al Mercato Ittico, altre tappe nei punti più caratteristici e, a rotazione, la visita della Cattedrale e delle chiese di San Giacomo, Sant’Andrea, San Francesco (Muneghette), quella dei padri Filippini ed anche una sosta a “Casa Goldoni”. “Quest’anno abbiamo dovuto rinunciare alla visita della chiesa di San Domenico - spiega Carla Sfriso - perché fino al 7 gennaio 2024 è allestita l’esposizione ‘The Mistery Man’. Abbiamo promesso a quanti ci chiedevano informazioni che questa chiesa sarà sicuramente una delle tappe della prossima edizione di ‘Chioggia Effetto Notte’. Intendiamo inoltre proporre per il prossimo anno nuovi itinerari ‘tematici’ su cui stiamo già lavorando”.
Per le visite ai musei del giovedì sera il punto di ritrovo era allo Stendardo nei pressi del palazzo Municipale per poi recarsi, sempre a rotazione, al museo civico a San Francesco fuori le mura, alla torre campanaria di Sant’Andrea con il suo antico e famoso orologio, alla pinacoteca della Santissima Trinità, al museo diocesano nei pressi della Cattedrale, alle sale dietro l’abside della chiesa dei padri Filippini, a Santa Caterina, alle collezioni del Gruppo naturalisti “Linneo” a palazzo Ravagnan e al museo di zoologia adriatica “Olivi” a palazzo Grassi.
“Rivolgiamo un sentito ringraziamento - aggiunge Carla Sfriso - ai parroci delle varie chiese, ai responsabili dei musei, al Gruppo naturalisti ‘Linneo’ e a Casa Goldoni, che ci hanno sempre accolto con grande cortesia e attenzione, i curatori della mostra dedicata ad Aldo e Dino Ballarin allestita in una delle sale del Museo Civico contribuendo così a tener viva la memoria di un glorioso e purtroppo tragico capitolo della storia cittadina, ma anche quanti hanno sostenuto e incoraggiato le nostre iniziative, in particolare l’Ufficio Cultura, Pro loco di Chioggia, Ascom (associazione commercianti) Chioggia ed Asa (l’associazione degli albergatori) di Sottomarina, Consorzio Lidi di Chioggia. Quest’anno abbiamo sperimentato un nuovo sistema per le prenotazioni servendoci del sito Eventbrite di facile accesso grazie alla dimestichezza che ormai le persone hanno con quanto offre Internet. Inoltre la gente che intendeva prenotare riusciva a sapere subito quanti posti erano ancora disponibili per ogni visita. In questa edizione il numero massimo di prenotazioni era 50 per ogni singolo appuntamento serale e spesso dopo pochi giorni compariva l’avviso: non ci sono più posti disponibili per questo evento”.
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