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Chioggia
26.09.2023 - 23:01
CA’ BIANCA - L’associazione protezione animali boccia Ca’ Bianca per la realizzazione del gattile: “Ingestibile per noi”. Nei giorni scorsi, in consiglio comunale, si era parlato della realizzazione della struttura, fondamentale per riuscire a gestire i tanti gatti del territorio che, in questi ultimi mesi, sono ospitati dai volontari dell’associazione. Qualcuno di loro ha in casa anche 10 gatti, una situazione complicata che deve essere risolta il prima possibile. Inizialmente il gattile doveva essere realizzato a Sottomarina, nell’area vicino al nuovo park Padova, ma dopo i sopralluoghi tra l’amministrazione comunale e i responsabili del servizio veterinario dell’Asl sono emerse alcune criticità che non sarebbero mai state risolte e che non avrebbero permesso di ottenere i permessi di costruzione.
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Rispondendo ad una interrogazione del consigliere del Pd Jonatan Montanariello il sindaco Mauro Armelao aveva aperto all’ipotesi che si potesse realizzare il gattile nella frazione di Ca’ Bianca e, proprio in tal senso, si doveva tenere nei prossimi giorni una riunione tra l’amministrazione comunale, la stessa Apa e il comitato residenti della frazione. Ma Apa, attraverso le parole della presidente Sara Naccari, boccia la soluzione proposta e trovata dall’amministrazione comunale.
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“Raggiungere Ca’ Bianca per noi significa percorrere 20 chilometri andata e ritorno almeno due o tre volte al giorno più il tempo utilizzato per pulizie e alimentazione per 365 giorni l’anno - le sue parole - un conteggio che porta i chilometri, per ciascun volontario, a 14.500 l’anno, senza contare le emergenze. Naturalmente questa è una cosa improponibile per le nostre forze. A Ca’ Bianca, come ho già fatto presente al sindaco Armelao, noi saremmo disponibili solo come supporto per l’aiuto per sterilizzazioni e adozioni ma non per la gestione interna del gattile. Uno scenario completamente diverso si aprirebbe invece se il gattile fosse, ad esempio, a Brondolo, dove potremmo avere più persone disponibili”.
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“Attualmente – conclude la presidente Naccari - riceviamo dall’amministrazione comunale 1.250 euro al mese per alimentare curare circa 700 gatti delle colonie feline del territorio, che devono bastare anche per eventuali interventi chirurgici”. Se il gattile sorgerà a Ca’ Bianca, dunque, non potrà essere l’Apa a gestirlo, ma in città non esistono, al momento, altre realtà che si occupano della salute e della tutela degli animali. La palla passa ora al sindaco Armelao che potrebbe essere costretto a trovare un altro terreno dove far sorgere il gattile, che tenga conto degli spostamenti del personali volontario che si occupa degli animali.
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