Mercato ortofrutticolo, l'ira dell'opposizione

CHIOGGIA - “Nessuna risposta in commissione dalla maggioranza”. Opposizione non soddisfatta per l’andamento della seduta che era stata chiesta proprio dalla minoranza per fare il punto della situazione sul mercato ortofrutticolo. “Giovedì abbiamo capito che l’amministrazione non ha ancora una soluzione sui problemi di Chioggia Ortomercato del Veneto - il commento del consigliere del Movimento 5 Stelle Daniele Stecco - non si sa ancora a distanza di mesi, come gestire l'uscita del socio di maggioranza Opo Veneto dopo la sua messa in liquidazione. Dall’altra resta il problema della legge Madia e ad un anno dalla delibera consigliare in cui si incarica Sst di studiare un piano di rilancio industriale. Anche su questo fronte l'immobilismo, a parte un avviso fatto in questi giorni per un incarico ad un professionista per fare il piano. Abbiamo invece appreso che tra Chioggia Ortomercato del Veneto e il sindaco a febbraio 2022 c'era stato un accordo di preparare un master plan sull’azienda, ma nell’assemblea di novembre 2022 il socio Sst lo ha congelato andando contro ad un accordo preso con il primo cittadino”.

“Ricordo che oggi esiste la famosa filiera del centro destra da Chioggia a Venezia e Roma, per cui modificare la Madia sarebbe più semplice, ma a quanto pare non è così - aggiunge Stecco - vista l'assenza di tutta la giunta in commissione, un’abitudine prima dei consiglieri di maggioranza che ormai si è estesa anche negli amministratori pagati con i soldi dei cittadini, trovo vergognoso il loro comportamento su tema così importante e delicato. Questa amministrazione ha avuto due anni di tempo, ma a quanto pare siamo fermi ai buoni propositi". Critico anche il Pd. “Sono due anni che questa amministrazione non parla del mercato - il commento del consigliere Jonatan Montanariello - e ancora adesso non si sa come venire fuori da questa difficile situazione. Il tempo degli spot è finito: la non presenza del sindaco e degli assessori competenti fa pensare che hanno deciso che quest’area deve saltare. E’ un’area urbanisticamente e commercialmente appetibile. Ci prendiamo quindi il lusso di non pensare bene”.