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INTERROGAZIONE

Commissariato di polizia, il quesito arriverà in consiglio

La consigliera di Pd Barbara Penzo lo ha presentato

Commissariato di polizia, il quesito arriverà in consiglio

Barbara Penzo, consigliere comunale del Pd

CHIOGGIA – Le risposte sul nuovo commissariato di Chioggia arriveranno in consiglio comunale? E’ notizia di pochi giorni fa che la consigliera del Pd Barbara Penzo, ha presentato una interpellanza per chiedere al sindaco Armelao a che punto è l’iter del suo spostamento. “La giunta comunale – si legge nella interpellanza – si era riunita a marzo 2022 e aveva approvato la bozza definitiva del Protocollo d’intesa tra Comune di Chioggia, Ministero dell’Interno (Prefettura di Venezia – Ufficio Territoriale del Governo), Ministero della Giustizia e Agenzia del Demanio. Inoltre in quella stessa riunione la giunta aveva dato mandato al sindaco Mauro Armelao per la sottoscrizione dello stesso, ai fine anche del completamento di tutti gli atti necessari per la concessione e il futuro recupero da parte dello Stato. Ormai è passato più di un anno e non sono state convocate commissioni sul tema. E’ quindi giusto che l’amministrazione comunale relazioni il consiglio e i cittadini su a che punto è lo spostamento”.

Allora il sindaco Armelao aveva utilizzato tono trionfalistici: “La mia idea del 2012 sarà presto realtà – aveva dichiarato dopo la firma del protocollo – dieci anni fa, infatti, come sindacato di polizia, proposi a Prefetto, Questore e all'amministrazione Casson, che la Cittadella della Giustizia, inaugurata nel 2000 e costata 2 miliardi e 700 milioni di lire di allora, sarebbe potuta diventare la nuova sede del Commissariato. Già allora pensavo che le caratteristiche e l'ubicazione sarebbero state perfette per le attività della Polizia di Stato, soprattutto per la sua posizione strategica - appena fuori dal centro storico e non condizionata da acque alte e dal mercato settimanale - e per la disponibilità di ampi spazi come uffici, sale, parcheggio interno ed esterno e di un possibile approdo”. In questi mesi doveva esprimersi il consiglio comunale per la cessione dei diritti di superficie e l'affidamento in uso dell'area al Ministero dell'Interno, che rimarrebbe comunque all'interno del patrimonio comunale. Ma qualcosa si è inceppato e ora lo spostamento del commissariato appare sempre più problematico.

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