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LA DENUNCIA
09.10.2023 - 07:47
Giorgio Pavan del Sap chiede risposte ed è pronto a cercarle anche “nelle sedi competenti”
CHIOGGIA – Nuovo commissariato di Chioggia, anche il sindacato autonomo di polizia prende posizione duramente: “che fine ha fatto?”. Da tempo si parla del suo spostamento dalla sede storica in corso del Popolo all’ex tribunale di Borgo San Giovanni, ma delle tante promesse e dei tanti proclami, negli ultimi tempi si sono perse le tracce. “Da molto tempo siamo abituati ai proclami e alle promesse – spiega Giorgio Pavan, segretario provinciale Sap – una volta in campagna elettorale e un’altra volta dai precedenti vertici della nostra amministrazione. Ma, a nostro avviso, rimangono sempre e solo proclami e promesse. A questo punto, come Sindacato Autonomo di Polizia, vogliamo capire alcune cose e soprattutto vogliamo risposte a queste doverose domande: che fine ha fatto il progetto del nuovo commissariato di Chioggia? Che fine hanno fatto i 5 milioni e 500mila euro stanziati per i lavori nella nuova struttura?”.
Il Sap punta il dito contro il Comune di Chioggia: “Pare che le lungaggini del passaggio del commissariato nell’ex tribunale di Borgo San Giovanni – spiega ancora Pavan -siano dovute agli uffici tecnici del Comune che continuano a mettere sul tavolo documenti e regolamenti comunali che, di fatto, non permettono l’avvio dei lavori.
Il nuovo commissariato rimane ancora un miraggio? Questione che ci lascia al quanto perplessi perché, da due anni, a guidare il Comune è un poliziotto in aspettativa. Se quasi tutti gli uffici coinvolti sono pronti per la firma, come mai solo ora si evidenzia questo problema senza nemmeno prospettare le possibili soluzioni? Il sindaco, con il peso politico di giunta e consiglio comunale, ha il potere di intervenire modificando regolamenti e quant’altro sta bloccando la realizzazione di questo progetto?”. Il Sap chiede risposte ed è pronto a cercarle anche da solo: “Le troveremo negli uffici competenti – conclude Pavan – sia per i colleghi che da anni continuano a lavorare in una struttura fatiscente, che per i molti cittadini che, quando si presentano per dare una denuncia o richiedere documenti, si ritrovano in uffici che non hanno minimamente l’aspetto istituzionale che dovrebbero avere”. Al momento l’ex tribunale di Borgo San Giovanni ospita solamente gli uffici del Giudice di Pace, anch’esso a rischio chiusura per questioni di costi.
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