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Venezia

Borseggi e furti, piaga della Serenissima

Protagoniste quattro donne: due che cercavano di intrufolarsi in un condominio, altre due borseggiavano turisti

Borseggi e furti, piaga della Serenissima

VENEZIA - Nelle ultime settimane, la città di Venezia è stata teatro di un aumento preoccupante di borseggi, specialmente nelle affollate stazioni ferroviarie Santa Lucia e di Meste e nei quartieri frequentati dai turisti. La Polizia Ferroviaria ha intensificato i controlli, concentrandosi soprattutto nella stazione di Venezia Santa Lucia, dove si è verificato un continuo flusso di passeggeri.

Nella scorsa settimana, le autorità hanno denunciato quindici persone coinvolte in atti di borseggio, mentre sono stati emessi provvedimenti di allontanamento per portabagagli abusivi e molestatori di viaggiatori all'interno della stazione. Particolare attenzione è stata rivolta alle borseggiatrici, molte delle quali avevano già violato i fogli di via obbligatori emessi dal questore di Venezia.

In un episodio gli agenti di Polfer hanno fermato due giovani donne nel quartiere Piave mentre si intrufolavano all'interno dei condomini. Le sospettate, al momento dell'ispezione, sono state trovate in possesso di un cacciavite e grimaldelli, senza una spiegazione plausibile per la loro presenza. Entrambe avevano precedenti penali per furto, il che ha ulteriormente accresciuto i sospetti delle autorità. A seguito del controllo, è stato emesso un foglio di via obbligatorio per entrambe, mentre per una di loro, che si trovava illegalmente nel territorio italiano, è stato emanato un decreto di espulsione immediataAltre due donne sono state sorprese sul fatto mentre cercavano di borseggiare dei turisti. Questi episodi evidenziano una preoccupante tendenza criminale nella città lagunare e pongono l'accento sulla necessità di misure più severe per contrastare il fenomeno dei borseggi.

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