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Venezia

Strage del bus, Brugnaro riceve gli operai-eroi

Il sindaco incontra i primi soccorritori: “Questo è un vero esempio di integrazione”

Strage del bus, Brugnaro riceve gli operai-eroi

VENEZIA - Li ha ricevuti in municipio, per portar loro il proprio ringraziamento personale, ma anche “quello di tutta la nostra città per il loro grande atto di coraggio e di umanità”. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha incontrato Bujar Bucaj, Boubacar Tourè e Godstime Erheneden,che sono stati tra i primi a prestare soccorso sul luogo del tragico incidente del bus a Mestre, che lo scorso 3 ottobre ha causato la morte di 21 persone. "Questi ragazzi hanno dimostrato cos'è l'animo umano”, ha sottolineato il sindaco. “Hanno dimostrato che la solidarietà non è solo a parole, ma significa atti concreti”. Poi, riferendosi alla loro origine straniera, ha aggiunto: “Questo è un vero esempio di integrazione e noi lavoreremo proprio perché questo gesto di coraggio sia raccontato ai bambini, a dimostrazione che non ci sono differenze tra le persone, le differenze sono tra le azioni e i gesti che le persone fanno".

Sono ancora 14 le persone ricoverate in seguito all’incidente. Si tratta di 11 adulti e 3 minori, tutti stranieri, divisi tra gli ospedali di Mestre, Treviso, Mirano, Dolo e Padova. Sette persone, 6 adulti e un minore, si trovano ancora in terapia intensiva, ma la situazione generale è in miglioramento. Con particolare sollievo è stata accolta la notizia che i due fratellini tedeschi di 4 e 13 anni ricoverati presso l’ospedale di Treviso stanno meglio e potranno pertanto essere trasferiti nell’ospedale di Lipsia, in Germania, per poter essere più vicini alla famiglia. Il papà della bambina, a sua volta in miglioramento, sarà operato nei prossimi giorni per un intervento di stabilizzazione. Gli ultimi due pazienti definiti dai sanitari in condizioni “critiche” sono una bambina ucraina di 4 anni e una donna spagnola di 52, ricoverate entrambe presso l’ospedale di Padova. Le loro condizioni sarebbero comunque “stabili”. Migliorano anche le condizioni di altre due giovani pazienti, una ragazza francese di 21 anni che ha finalmente lasciato la terapia intensiva dell’ospedale di Dolo per essere trasferita in reparto, e la giovane tedesca di 27 anni ricoverata a Mestre, definita ora “stabile” dai medici, mentre prima era definita “critica”.

La tragedia dell’impatto e soprattutto dell’incendio del mezzo fanno sì che le condizioni dei feriti siano delicate, con tempistiche di recupero lunghe. La solidarietà del Veneto e la professionalità di medici e infermieri sono però riuscite ad alleviare almeno in parte i dolori di quella che rimane un immensa tragedia, tra le peggiori che il nostro Paese ricordi negli ultimi anni.

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