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“L'Ue vuol controllare i pescatori ma permette a clandestini e irregolari di entrare”

L'attacco di Marco Dolfin, consigliere regionale della Lega, dopo l'approvazione del nuovo Regolamento controlli da parte dell'Ue

“L'Ue vuol controllare i pescatori ma permette a clandestini e irregolari di entrare”

VENEZIA -“Ci aspettavamo che l’Unione Europea facesse un passo indietro sull’obbligo di telecamere all’interno dei pescherecci. E invece ieri il via libera del Parlamento Europeo al Regolamento Controlli ha messo a segno un ulteriore colpo basso nei confronti di un settore, quale quello della pesca, già bistrattato dall’Ue. Obbligare le flotte a installare telecamere a bordo delle imbarcazioni significa trattare i pescatori al pari di furbetti che devono essere continuamente supervisionati. È l’ultima goccia che mina costantemente la dignità del comparto della pesca. Assurdo che l’Europa si occupi di questo, controllando in un’ottica da Grande Fratello i professionisti del settore, e poi permetta a clandestini e irregolari, a facinorosi che rappresentano un vero pericolo per la sicurezza di nostri territori, di aggirarsi incontrollati”. A dirlo è Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta e Capo dipartimento Pesca in Veneto per il partito.

“Voglio ringraziare in particolare la deputata europea leghista Rosanna Conte - continua Dolfin - che continua a battersi a Bruxelles per il comparto pesca e che sta seguendo da vicino queste tematiche. Spero che il Consiglio Europeo, che deve dare il via libera al Regolamento, si ravveda e capisca che aumentando la burocrazia e le regole assurde non si fa il bene di un settore così essenziale per la nostra economia”.

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