Raviolo al granchio blu col radicchio di Chioggia Igp

CHIOGGIA - Il granchio blu diventa una risorsa: al World pasta day arrivano i ravioli al granchio blu e radicchio di Chioggia Igp. Il granchio blu è stato, infatti, uno dei maggiori protagonisti della scorsa estate, ma il tema non si è esaurito di certo con l’arrivo dei primi freddi. Continua così imperterrita l’avanzata commerciale del crostaceo alieno sul mercato italiano. Se l’estate del 2023 rimarrà negli annali come l’estate del “granchio blu”, ci ha pensato il Pastificio Artusi a ridare linfa al tema, tutt’altro che superato e risolto, lanciando un nuovo prodotto che già sta facendo discutere.

L’obbiettivo è chiaro: coniugare il temibile killer dei mari ad uno dei prodotti di punta del territorio, il Radicchio Rosso di Chioggia Igp. Unire in un connubio di sapori la tradizione del mare e quella orticola. Il pastificio padovano è stato il primo a produrre ravioli ripieni del celebre crostaceo alloctono che stanno sbarcando addirittura nel canale della grande distribuzione francese di prodotti gourmet e di qualità. Enrico ed Alberto Artusi, imprenditori visionari della pasta fresca sono passati alla fase 2. Dopo aver lanciato il raviolo di Granchio Reale Blu dell’Adriatico ad agosto, oggi ‘bissano’ sfruttando la stagionalità del ‘principe rosso’ di Chioggia.

“Vogliamo contribuire propositivamente all’economia del territorio facendo incrociare il sapore dei prodotti della terra e del mare – spiega Enrico Artusi - Il consumo del granchio blu rappresenta l’unica forma di contenimento della proliferazione di questo saporito crostaceo. E il Radicchio di Chioggia Igp è un simbolo della tradizione di Chioggia, una città legata indissolubilmente al mondo della pesca che oggi è in sofferenza”. Di recente anche l’amministrazione comunale si è mossa sul granchio blu organizzando, assieme al Comitato Riva Vena, “Cosa bolle in pentola?”, una manifestazione enogastronomica incentrata sul consumo del crostaceo alieno.