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SOTTOMARINA
26.10.2023 - 07:10
SOTTOMARINA - Guerra dei rumori in piazzale Europa: la Questura di Venezia chiude il “Budapest Caffè” per due settimane, riaprirà il 10 novembre. Una vera e propria telenovela ormai che si arricchisce, dunque, di un'altra puntata con la chiusura forzata al locale che i residenti della piazza additano come il responsabile dei problemi di ordine pubblico della zona.
La Questura ha disposto la chiusura ai sensi dell'articolo 100 del Tulps, a seguito dei numerosi elementi raccolti nel corso dei controlli condotti dal personale del Commissariato di Chioggia, dei Carabinieri e dalla Polizia Locale, dai quali è emerso come, all’interno del Budapest, si verificassero ripetuti episodi di violenza, disturbo alla quiete pubblica oltre che violazioni dell’ordinanza Sindacale che era stata adottata per la tutela della civica convivenza.
A condannare definitivamente il bar alla chiusura è stato il caso verificatosi la sera del 14 ottobre, quando tre ragazzi minorenni, di età compresa tra i 15 ed i 16 anni, sono stati sorpresi all’interno del bar mentre consumavano bevande alcoliche somministrate loro da poco. Inoltre, in occasione di altri controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine, è stata accertata la presenza abituale di soggetti pregiudicati ed inclini alla violenza. “Anche l’atteggiamento di intolleranza del titolare dell’esercizio pubblico dimostrata durante i controlli - fa sapere con una nota la Polizia di Stato - e l’inadempienza alle esortazioni rivoltegli affinché si adoperasse a far cessare le situazioni di disturbo alla quiete pubblica, ha contribuito ad aggravare la situazione”.
Da tempo si registrano proteste da parte dei residenti per la musica ad alto volume e per diversi atti vandalici attribuiti ai ragazzi che frequentano la piazza. Lamentele che durano da diversi anni e che hanno portato, l’anno scorso, il sindaco Mauro Armelao ad emettere un’ordinanza in cui si obbligava tutti gli esercizi comunali di piazzale Europa e di Punta Poli a chiudere a mezzanotte e a non riaprire prima delle 6 del mattino. Un provvedimento temporale, durato un mese, che è però diventato definitivo quando, in consiglio comunale, sono stati votati favorevolmente alcune variazioni al regolamento di polizia urbana che introducevano proprio questo tipo di limitazioni. Ma la musica, secondo i residenti, non è mai stata spenta come, sempre secondo i residenti, raramente nei weekend viene rispettato l'orario di chiusura. “Anche questo weekend ci sono stati controlli delle forze dell'ordine - racconta uno di loro - e il locale ha fatto musica e ha chiuso alle 2 senza rispettare i regolamenti”.
Una situazione che si trascina da tempo e che, a inizio ottobre, ha raggiunto il suo apice con un weekend a dir poco turbolento in cui un ragazzo è anche stato picchiato ed è finito all'ospedale. Una vera e propria rissa, scoppiata all'una di notte e accompagnata anche da atti vandalici lungo la piazza che hanno spinto i residenti a scrivere direttamente al Prefetto per chiedere un intervento. Difficilmente la chiusura di 10 giorni del locale metterà la parola fine ad una situazione che è destinata a far discutere ancora a lungo.
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