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Chioggia
27.10.2023 - 15:31
PADOVA - Il calcio che abbatte le barriere e diventa strumento di recupero sociale. Giovedì scorso, 26 ottobre, l'Union Clodiense Chioggia Sottomarina ha dimostrato che il calcio può essere molto più di un semplice gioco. Insieme alla loro dirigenza e allo staff, capitanati dal presidente Ivano Boscolo Bielo e dal ds Alberto Cavagnis, con mister Antonio Andreucci, la squadra ha passato una giornata indimenticabile con i giovani detenuti del carcere "Due Palazzi" di Padova, che partecipano con la loro squadra chiamata “Polisportiva Pallalpiede”, al campionato di Terza categoria, pur da fuori classifica.
La Polisportiva Pallalpiede è nata con una missione: utilizzare lo sport come strumento di rieducazione e integrazione sociale. Con il calcio come linguaggio universale, il progetto mira a creare un percorso di formazione all'interno delle mura carcerarie. L'obiettivo è chiaro: promuovere uno stile di vita sano e condividere principi di lealtà e rispetto attraverso l'attività fisica. Questo approccio innovativo ha dimostrato di essere efficace, trasmettendo ai detenuti valori fondamentali come la solidarietà e il rispetto reciproco.
L'iniziativa ha radici profonde nella comunità, grazie al supporto fondamentale delle istituzioni locali. Il Comune di Padova, la direzione del carcere “Due Palazzi” e la Figc Lnd Comitato Regionale Veneto hanno giocato un ruolo cruciale nel sostenere questo progetto. Grazie alla loro collaborazione, il progetto ha potuto prosperare, portando benefici tangibili sia ai giovani coinvolti nella Polisportiva Pallalpiede, sia ai detenuti del carcere.
La giornata di giovedì ha rappresentato un'opportunità unica per entrambe le parti coinvolte. I giocatori granata hanno condiviso il loro amore per il calcio, insegnando tecniche e strategie ai giovani detenuti. Ma l'incontro non si è limitato a scambi di conoscenze sul campo. Si è trattato di molto di più: è stata un'esperienza umana che ha infranto barriere invisibili, creando connessioni autentiche e significative. Gli effetti positivi di questa iniziativa sono tangibili e duraturi. I giovani detenuti hanno trovato ispirazione e speranza nel vedere persone provenienti da mondi diversi offrire loro una mano amica. Questo incontro ha dimostrato loro che non sono soli e che la società è pronta ad accoglierli a braccia aperte una volta che avranno scontato la loro pena.
D'altra parte, i giocatori dell'Union Clodiense hanno imparato preziose lezioni di vita. Hanno imparato l'importanza della compassione, della comprensione e dell'aiuto reciproco. Questa esperienza ha ampliato i loro orizzonti, insegnando loro che il calcio può essere uno strumento potente per il cambiamento sociale e che ognuno di noi ha il potenziale per fare la differenza nella vita degli altri. In conclusione, l'iniziativa della Polisportiva Pallalpiede e l'Unione Clodiense hanno dimostrato che lo sport può essere un ponte verso la rieducazione e l'integrazione sociale. Attraverso l'amore condiviso per il calcio, hanno creato legami che rimarranno incisi nei cuori e nelle menti di tutti coloro che hanno partecipato a questa giornata indimenticabile. Un piccolo passo nel campo, ma un grande passo verso un futuro più luminoso per tutti.
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