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Treno della salute, ultima tappa a Santa Lucia

E' transitato in Veneto, Friuli e Lombardia, nel suo viaggio 800 screening, 400 ore di assistenza sanitaria e 500 alunni coinvolti

Treno della salute, ultima tappa a Santa Lucia

VENEZIA - “Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione del Veneto che fa parte della nostra programmazione sanitaria, socio-sanitaria ma anche sociale. La novità di questa edizione è stata includere altre due Regioni: oltre al Veneto, con Venezia, Verona Porta Nuova, Padova, Vicenza, Treviso, per la prima volta il treno ha fatto tappa in Friuli, a Trieste e Udine, e in Lombardia, a Milano e Brescia. Obiettivo: trasmettere un messaggio fondamentale quale l’importanza del diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, e soprattutto la necessità di fare prevenzione mediante un mezzo, il treno, accessibile a tutte le fasce sociali, incluse quelle più deboli. Diritto e progresso, infatti, devono camminare assieme”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin che oggi, lunedì 30 ottobre, insieme con la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, ha partecipato all’ultima tappa de “Il Treno della Salute”, al binario 14 della stazione di Venezia Santa Lucia. Il progetto, giunto alla quinta edizione, è stato promosso da Medici con l’Africa Cuamm con il sostegno della Regione del Veneto e in collaborazione con Trenitalia e Ferrovieri con l’Africa.

“L’edizione 2023 è stata caratterizzata da numeri importanti – ha precisato l’assessore Lanzarinnelle nove stazioni in cui si è fermato il treno, a bordo delle cinque carrozze allestite come ambulatori, sono stati 800 gli screening eseguiti, comprensivi di elettrocardiogramma, misurazione della glicemia e controllo del rischio cardio-vascolare, e 400 le ore di assistenza sanitaria diretta offerta. 190 volontari, ai quali va il nostro grazie, hanno dedicato il loro tempo all’iniziativa fornendo anche consigli e informazioni per uno stile di vita corretto ed equilibrato. Un punto forte di questa edizione è stato il coinvolgimento dei più piccoli: 500 alunni delle scuole primarie hanno partecipato, infatti, a laboratori per imparare, attraverso il gioco, l’importanza di un’alimentazione sana e nutriente e di un’attività fisica costante e adatta a ciascuno”.

“Questo treno, partito in sordina qualche anno fa, ha macinato chilometri e adesioni, arrivando oltre i confini regionali – ha spiegato la vicepresidente De Berti – è nostra intenzione allargarlo ad ulteriori Regioni: siamo convinti, infatti, che si tratti di un progetto importante che può trovare il consenso e il favore di tanti territori, dando la possibilità anche ai più piccoli di visitare un treno e fare, all’interno, attività didattica e di sensibilizzazione ad uno stile di vita sano. Il nostro grazie va a tutti quanti hanno collaborato, a don Dante per la sua attività anche al di fuori del nostro Paese, al Cuamm e Ferrovieri con l’Africa che portano avanti questa iniziativa, e a quanti hanno reso possibile, anche nel 2023, il progetto che ogni anno vede aggiungersi ulteriori partner tanto che una banchina del treno non basterà ad accoglierci tutti, anche se come Regione ci saremo sempre”.

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