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Occhi puntati sulla piena dell'Adige

Riunione in Protezione Civile. I volontari sono in costante monitoraggio, ma “dovrebbe calare”

Occhi puntati sulla piena dell'Adige

CAVARZERE - Da mercoledì sera e poi durante tutta la mattinata di giovedì sono stati tanti i cavarzerani che sono saliti sull’argine dell’Adige per vedere con i propri occhi il livello del fiume. Dopo le piogge di questi giorni, infatti, la portata dell’Adige è decisamente superiore rispetto al normale e il fiume così pieno non lo si vedeva davvero da tanto tempo. “Quello che possiamo dire è che l’onda di piena è quella che è transitata dalla serata di mercoledì fino alla mattina di giovedì e quindi ora il fiume è già in fase di diminuzione anche se è lenta –ha spiegato l’assessore Marco Grandi- Il livello dell’Adige è aumentato in seguito ai fenomeni intensi che si sono succeduti nella zona montana, e quindi, la piena, che ha interessato la zona del Trentino circa due giorni fa, l’abbiamo scontata giovedì, ma ormai è in lenta diminuzione”.

Secondo i dati ufficiali, il fiume Adige è arrivato nella mattinata di giovedì a circa 2,70 sul livello idrometrico e ora si sta abbassando rispetto al picco raggiunto. “E’ possibile che nel tardo pomeriggio di sabato si possa verificare un’altra piena in seguito alle ulteriori piogge –ha continuato Grandi-. Dal Trentino a Cavarzere sono circa 48 ore nel calcolo del tempo di spostamento dell’onda di fiume, quindi, ci potremo aspettare un ulteriore rigonfiamento, ma il livello non dovrebbe essere superiore rispetto a quello che abbiamo visto giovedì”. Proprio giovedì pomeriggio c’è stata una riunione nella sede della protezione civile alla quale hanno partecipato i vertici del gruppo, il sindaco Pierfrancesco Munari e l’assessore Marco Grandi.

“La protezione civile è allertata ed ha organizzato delle squadre che monitoreranno il territorio –ha continuato-. Per la nostra zona, che è identificata come Veneto D nella mappatura dell’Arpav, è previsto un livello di attenzione arancione per rischio idraulico e idrogeologico e questo significa sostanzialmente: monitoraggio dei fiumi”. La protezione civile sta anche controllando che non si fermino detriti o magari qualcosa di ingombrante che possa creare un effetto diga sui ponti. “Nei prossimi giorni ci saranno altre piogge nella zona montana e pedemontana –ha concluso l’assessore Grandi-, ma anche qui non è escluso che ci possano essere fenomeni intensi quindi speriamo che non siano importanti, però direi che siamo pronti ad affrontare anche eventuali accumuli d’acqua”.

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