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Sottomarina
02.11.2023 - 00:31
CHIOGGIA - Il confronto sulla questione dei venditori abusivi lungo il litorale di Sottomarina, che si è consumato in consiglio comunale, ha visto anche le associazioni dare il proprio contributo, poiché coinvolte per prime da questo annoso problema.
“Il tema è importante e al centro da molto tempo delle attenzioni della Camera di commercio - le parole di Gianni Boscolo Moretto, componente della giunta della Camera di commercio di Venezia e Rovigo - il 27 luglio scorso sono stato invitato anche a una seduta della IV commissione regionale, alla presenza anche del consigliere chioggiotto Marco Dolfin, dedicata proprio a questo problema. Era un primo confronto con le associazioni a cui poi avrebbero fatto seguito anche incontri con il prefetto e gli amministratori. La Camera di Commercio tiene da tempo seminari sulla legalità e sull’etica in economia, nei quali viene anche trattata la fattispecie della vendita ambulante di prodotti contraffatti e senza autorizzazioni. In queste occasioni emerge la frustrazione dei commercianti regolari, sottoposti a mille adempimenti e a mille controlli, a fronte di venditori totalmente abusivi che senza alcuna remora vendono la loro mercanzia sulle spiagge”.
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“Chiaro che servono i controlli, che andrebbero senza dubbio intensificati, ma manca anche una legge che punisca in maniera definitiva chi viene pizzicato a vendere senza poterlo fare - sottolinea Moretto - oggi se va bene il venditore irregolare fa una notte in carcere e gli viene sequestrata la merce, ma il giorno dopo uscirà e tornerà a vendere negli stessi luoghi con nuova merce, foraggiata dalle organizzazioni criminali che gestiscono questo business. Noi chiediamo che i controlli continuino e che il problema sia affrontato, così come già successo, anche nelle riunioni della Conferenza dei sindaci del litorale veneto per trovare soluzioni all’interno dello status richiesto di Città balneari”.
“Non meno grave il riflesso della presenza degli abusivi in caso di operazioni di salvataggio in mare - conclude Moretto - la mercanzia, le bandiere e i banchetti che allestiscono causano una barriera visiva e anche fisica per l’uscita dei bagnini in caso di emergenza, rallentando la tempistica che in questi casi è invece elemento discriminante”.
Alessandro Da Re, presidente di Ascom Confcommercio Chioggia, aggiunge: “E’ un problema che segnaliamo da 30 anni e che è diventato purtroppo cronico. Abbiamo un arenile splendido, dotato di ogni comfort, con attrezzature all’avanguardia, su cui stona la presenza di questo suk nella zona nord. I controlli vengono fatti ogni anno, i sequestri pure, ma non siamo mai riusciti a mettere davvero un freno al fenomeno. Evidentemente servono misure più incisive e potrebbe essere d’aiuto affrontare il problema a livello corale, in Conferenza dei sindaci, perché tanto o poco la presenza degli abusivi è comune a tutto il litorale. Chiaro che andrebbe fatta anche una riflessione sugli organici delle forze dell’ordine perché con la disponibilità di personale che abbiamo non possiamo di certo pretendere che ci siano controlli quotidiani o continui blitz”.
Infine Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, il quale laconicamente commenta: “Le azioni devono essere fatte sempre: prima, durante e dopo, e devono colpire anche chi compera dagli abusivi. Sicuramente va rivista la normativa in materia, l’agente o chi è deputato ai controlli, dovrebbe fotografare anche il cliente e far notificare la multa, se non è possibile farlo seduta stante. Sicuramente il verbale educativo serve”.
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