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Chioggia

Pelle a pelle di papà Daniele con la piccola Rosa

All'Ospedale di Chioggia per la prima volta un papà è protagonista dello "skin to skin" neonatale, pratica importante per i neonati

Pelle a pelle di papà Daniele con la piccola Rosa

CHIOGGIA - "E' la prima volta che nel Punto nascita di Chioggia si è avviata la procedura 'skin to skin', cioè 'pelle a pelle', coinvolgendo il papà del neonato". Ad annunciarlo il primario di Pediatria, Andrea Cattarozzi. "Lo 'skin to skin' - spiega Cattarozzi - è una procedura raccomandata ormai da tutti gli studi neonatologici. Seguendo questa pratica, subito dopo il parto si appoggia il neonato sulla pelle della mamma in modo da ricreare quell'unione mamma-bambino che si è interrotta al momento del parto. Per il neonato, che fino a pochi istanti prima si trovava immerso in un liquido a 37 gradi, percepirne la temperatura corporea della mamma, sentirne l'odore, tornare subito ad udire il battito cardiaco che lo aveva accompagnato per tutto il tempo della crescita nel ventre materno, vuol dire rientrare in un mondo rassicurante ed abbassare in modo importante il proprio livello di stress".

"Anche la mamma - spiega il primario di Ostetricia, Luca Bergamini - trae gran beneficio da questo contatto stretto, non solo per la sensazione di intensa felicità che ne deriva, ma anche perché viene indotta la produzione di tutti quegli ormoni che predispongono all'allattamento ed alla normalizzazione dell'utero. Ci sono casi però in cui effettuare il pelle a pelle materno non è possibile perché la mamma non sta bene oppure perché è stata sottoposta a taglio cesareo; e proprio per ovviare a questo problema al punto nascita di Chioggia è stato avviato un progetto che coinvolge i papà".

Sabato 4 novembre mattina, da due genitori chioggiotti, è nata la piccola Rosa, una bellissima neonata venuta alla luce con taglio cesareo. La mamma, Silvia, ricordava con tristezza il fatto di non aver potuto toccare il suo primo figlio per le prime tre settimane di vita perché nato prematuro: "Anche per questo mamma Silvia, insieme al marito Daniele - spiega Bergamini - ha chiesto di poter fare da 'apripista' per questa nuova pratica dello 'skin to skin' con il papà. Cosi, mentre la mamma era ancora in sala operatoria a completare tutte le procedure chirurgiche necessarie, il papà Daniele ha tolto la maglietta, ha abbracciato la sua piccola creatura ed è stato avvolto da un protettivo telo caldo mentre il personale ostetrico avviava tutta le procedure di monitoraggio affinché fossero garantiti i massimi standard di sicurezza".

"Appena appoggiata sul torace del papà - racconta Cattarozzi - la neonata ha smesso di piangere, si è tranquillizzata, respiro e battito cardiaco si sono fatti regolari e si è addormentata rilassata. L'espressione del padre mentre ammirava la sua bambina, la serenità della piccola e la felicità della mamma quando finalmente è potuta rientrare nella propria camera, e ha assistito alla scena, hanno dato una grande emozione a tutto il personale ostetrico e pediatrico".

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