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Venezia

Mitilla, la cozza di Pellestrina è nel Golosario

Sul palco di Golosaria, alla 18esima edizione, i fondatori Genny e e Lorenzo Busetto: "Conquisteremo nuovi traguardi"

Mitilla, la cozza di Pellestrina è nel Golosario

PELLESTRINA (Venezia) - Mitilla, la cozza di Pellestrina, è tra i campioni del “Golosario”. L’eccellenza veneziana, ideata da Lorenzo Busetto insieme alla co-founder Genny Busetto, è stata inserita ancora una volta nella guida che contiene il più grande archivio di produttori, negozi, oleifici, cantine, ristoranti, hotel e ricette italiane.

“Questa azienda, presente fin dagli inizi nella Guida alle cose buone d’Italia, è campione della qualità italiana, declinata anche in una ricerca costante che rende innovativo un prodotto della tradizione” si legge nella motivazione del Golosario che quest’anno celebra due anniversari: il 18esimo anno di Golosaria Milano, rassegna dedicata alle eccellenze italiane del food & wine che termina oggi, e la 25esima edizione de “Il Golosario”, la guida di mille pagine, appunto, che raccoglie produttori, negozi e cantine di tutta Italia, che costituiscono il cuore della rassegna.

Il tema scelto per questa edizione dell’evento enogastronomico diventato maggiorenne è stato “La tradizione è innovazione”. “Innovatori - ha dichiarato Paolo Massobrio, noto giornalista gastronomico ideatore della guida - sono anzitutto i Campioni del Golosario, protagonisti della rassegna e che saliranno sul palco in occasione del talk show di apertura: si tratta di quei cento ‘storici’ che hanno dimostrato, declinandolo, il concetto di innovazione frutto della tradizione”.

E’ la nostra mission: celebrare l’unicità e la tradizione delle acque di Pellestrina portando ai nostri clienti il sapore inconfondibile e bilanciato di Mitilla - ha dichiarato il fondatore del marchio, Lorenzo Busetto - ricevere il premio a Milano dalle mani di Paolo Massobrio è stato emozionante. Pellestrina merita palcoscenici nazionali, per le sue cozze, per il litorale, i ristoranti e l’ospitalità che offriamo. Le nostre tradizioni non passano anzi conquistano un pubblico sempre maggiore. Conciliare tradizione e innovazione significa seguire le regole senza scorciatoie, confrontarsi con il mondo e fare squadra. Piano piano con questo modus operandi conquisteremo nuovi traguardi: dopo Forbers e il Guiness World Record, sono certo che le nuove generazioni potranno guardare al nostro lavoro come una grande possibilità”.

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