Cerca

Venezia

Sciopero dei trasporti, a rischio le corse di Actv

Allo sciopero di venerdì 17 novembre hanno aderito anche Cgil e Uil: ecco cosa succederà nel veneziano

Sciopero dei trasporti, a rischio le corse di Actv

VENEZIA - I sindacati Cgil e Uil hanno ufficialmente annunciato la loro adesione allo sciopero nazionale di 24 ore programmato per venerdì 17 novembre, gettando Venezia e provincia nell'incertezza riguardo ai servizi di trasporto pubblico. L'adesione dei sindacati potrebbe coinvolgere il personale delle società Actv, Vela e Avm, responsabili del trasporto pubblico nella provincia, mettendo a rischio i servizi di navigazione, bus, tram e people mover, oltre alle biglietterie Venezia Unica, l'ufficio ztl auto di Mestre e i parcheggi in struttura come l'autorimessa di piazzale Roma, il park Sant’Andrea, il park Candiani e il park Costa.

Durante lo sciopero, saranno garantiti solo i servizi di navigazione essenziali, tra cui la linea ferry 17. Tuttavia, le corse saranno limitate, con partenze da Lido San Nicolò per Tronchetto alle ore 06:40, 08:20, 10:00, 16:40, 18:20 e 20:00, e partenze da Tronchetto per Lido San Nicolò alle ore 07:30, 09:10, 10:50, 15:50, 17:30 e 19:10. Le ultime corse prima dell'inizio dello sciopero saranno alle ore 00:20 da entrambe le destinazioni, con il servizio che riprenderà regolarmente sabato 18 novembre alle ore 05:00.

Per quanto riguarda bus, tram e people mover, i servizi urbani ed extraurbani saranno garantiti solo in alcune fasce orarie: dalle ore 06:00 alle ore 08:59 e dalle ore 16:30 alle ore 19:29. Il servizio notturno del 16 novembre terminerà alle ore 02:30 del 17 novembre e riprenderà alle ore 03:30 del 18 novembre, con le linee N1 e N2 che non saranno operative durante la notte tra il 17 e il 18 novembre. Il people mover funzionerà solo dalle ore 07:10 alle ore 09:50 e dalle ore 16:40 alle ore 19:20.

Le motivazioni dietro lo sciopero sono varie e comprendono il rinnovo del contratto nazionale, in scadenza a fine anno, la richiesta di relazioni industriali più moderne ed efficaci e il rafforzamento delle clausole sociali. Inoltre, i sindacati esigono un recupero del potere di acquisto delle retribuzioni attraverso adeguati incrementi salariali, il miglioramento del welfare, la lotta al precariato e la promozione del lavoro femminile. Essi sottolineano anche l'importanza di un'adeguata formazione per il personale e chiedono un cambio di paradigma nella mobilità del paese attraverso un quadro normativo che offra soluzioni complessive e strutturali per il futuro del settore.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400