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“La Zls bisogna farla”

Intervista al presidente dei Confindustria Veneto Est, Leopoldo Destro

“La Zls bisogna farla”

VENEZIA - Va bene la resilienza che fa del Polesine una terra che sa resistere, va bene che “i tempi elefantiaci in Italia”. Va bene tutto ma “la Zls è ora che si faccia, basta chiacchiere”. Leopoldo Destro, il presidente di Confindustria Veneto Est, ieri a Rovigo per parlare di futuro economico in Italia in un momento di “permacrisi”, la crisi determinata da una emergenza continua, è stato laconico, “il futuro in Polesine passa dagli investimenti e anche da questo decreto attuativo, cioè il nocciolo della questione è che dobbiamo cercare, lavorando in squadra, la concretezza per raggiungere l'obiettivo finale per questa che è una grande opportunità per Rovigo e per tutte le aziende che avranno anche voglia di investire di più in questo territorio”.

In una congiuntura economica come quella attuale con la “tempesta perfetta” e che non finisce, che futuro ci aspetta?

“Qui si parla di un continuo 'cigno nero'. In un secolo erano al massimo un paio le crisi, qui abbiamo una serie di 'cigni neri' infinita in tre anni. Le aziende del nostro territorio le hanno affrontate con grande caparbietà, con grande flessibilità. Le cassette degli attrezzi sono continuate a cambiare di mese in mese, di anno in anno per cercare le soluzioni sempre più adeguate per affrontare sia i problemi, sia i mercati e per rimanere sempre agganciati alle filiere internazionali che le nostre aziende hanno nel loro Dna. Possiamo solo ringraziare il nostro tessuto economico”.

La manovra finanziaria che sta per essere approvata è adeguata al momento storico che stiamo vivendo?

“C'è troppo poco per il mondo delle aziende. All'Italia c'è la mancanza di una visione chiara di politica industriale, una visione che ci dica dove vogliamo andare. In una dinamica così complessa con tassi di interesse ancora troppo alti con un mercato che sta calando, incentivo agli investimenti deve e dovrà esserci per sostenere la crescita delle nostre aziende per rimanere al passo della competitività e faccio riferimento a tutto il tema del digitale e della sostenibilità. Pertanto ci aspettiamo sicuramente, se non nella manovra, agganciata al ‘repower you’ prossimo, un sostegno forte al tema degli investimenti, un programma industry 4.0 che ci aiuti a mettere a terra gli investimenti”.

Tornando al Polesine, i dati parlano di una moria di aziende, ne sono state chiuse 209 in un anno. E il credito alle imprese è diminuito di 74milioni di euro. Che prospettive vede per Rovigo?

“Il Polesine ha sempre delle prospettive di supporto alla crescita del Veneto. In generale il Polesine deve essere, come ha dimostrato tra l'altro, una una zona resiliente. E’ vero che sta perdendo aziende, ma la missione di Confindustria Veneto Est è di supportarle e soprattutto di farne nascere di nuove. La Zls, come dicevo all’inizio, è ora di farla. E’ una grande opportunità di fare nascere nuove attività e di far crescere un territorio”.

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