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Chioggia

Il marinaio Fulvio De Antoni è tornato

Morto in prigionia in Germania, le sue spoglie, prima a Norimberga e poi a Francoforte, sono giunte in Italia grazie alla Difesa

Il marinaio Fulvio De Antoni è tornato

CHIOGGIA - Chioggia riabbraccia il marinaio Fulvio De Antoni, morto prigioniero in Germania il 2 gennaio 1945. Ieri mattina si è tenuta una messa nella chiesa di Sant’Andrea in occasione dell’arrivo in città delle sue spoglie. In rappresentanza della giunta comunale era presente il vicesindaco Daniele Tiozzo Brasiola, che ha partecipato alla cerimonia per rendere onore al giovane concittadino che, a neppure 22 anni (era nato a Chioggia il 17 febbraio del 1923), ha trovato la morte nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Motorista navale, venne arruolato allo scoppio del conflitto, su una nave che, partita da Venezia, fu presa dai tedeschi pochi mesi più tardi in Grecia. I membri dell’equipaggio, compreso il giovane De Antoni, vennero fatti prigionieri e mandati ai lavori forzati in Germania. Fulvio De Antoni morì di stenti internato e venne sepolto in un primo momento a Norimberga per essere poi trasferito al cimitero di Francoforte dove lo ritrovarono la sorella Leda Loredana De Antoni e la nipote Renata Voltolina. I congiunti non avevano mai smesso di cercarlo e, grazie all’intervento del ministero della Difesa che si è prodigato per il rimpatrio, i resti mortali del caduto sono stati accolti con tutti gli onori dal Comando Forze Operative Nord di Padova lo scorso 6 novembre.

Ieri i parenti hanno dato l’estremo saluto al congiunto nel corso di una cerimonia sentita e molto toccante, organizzata dalla Capitaneria di Porto di Chioggia che teneva a rendere onore al sacrificio estremo del marinaio De Antoni. La funzione religiosa è stata celebrata dal cappellano militare della Marina Militare di Venezia, don Gianni Medeot, alla presenza anche del personale militare della Capitaneria di porto e del Comando Forze Operative Nord dell’Esercito, dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e dell’Anpi. Al termine della messa, dopo la lettura della “Preghiera del Marinaio” e prima della riconsegna ai familiari, le spoglie di De Antoni sono state benedette dal Cappellano militare.

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