Il radicchio si sposa col granchio

CHIOGGIA - Continua - tra padelle e incroci con i prodotti del territorio clodiense - la lotta al granchio blu. Il panificio Artusi, infatti, sta per lanciare un nuovo prodotto che farà sposare l’invasivo crostaceo con il radicchio di Chioggia Igp. Per questo è stato organizzato un evento che sarà ospitato dall’istituto di formazione Enaip dell’Isola dell’Unione per presentarlo. Il suo lancio sul mercato era coinciso con la celebrazione del World pasta day, il 25 ottobre. Pasta fresca, granchio blu, radicchio di Chioggia Igp: questi gli ingredienti del nuovo prodotto. Il crostaceo è stato, infatti, uno dei maggiori protagonisti della scorsa estate, ma il tema non si è esaurito di certo con l’arrivo dei primi freddi.

Se l’estate del 2023 rimarrà negli annali come l’estate del “granchio blu”, ci hanno pensato il Pastificio Artusi e il Consorzio del Radicchio di Chioggia Igp a ridare linfa al tema, tutt’altro che superato e risolto, lanciando un nuovo prodotto che già sta facendo discutere. L’obiettivo è chiaro: coniugare il temibile killer dei mari ad uno dei prodotti di punta del territorio. Unire in un connubio di sapori la tradizione del mare e quella orticola. Il pastificio padovano è stato il primo a produrre ravioli ripieni del celebre crostaceo alloctono che stanno sbarcando addirittura nel canale della grande distribuzione francese di prodotti gourmet e di qualità.

L’evento si terrà venerdì 24 novembre a partire dalle 10.30 con degustazioni nei locali della scuola di formazione professionale Enaip di Chioggia, che, già a settembre si era distinta sul tema nell’iniziativa “Cosa bolle in pentola?” con docenti e studenti impegnati a servire un menù avveniristico a base del temibile crostaceo. Durante la mattinata interverranno Enrico e Alberto Arusi titolari dell’omonimo pastificio, Stefano Cicigoi dell’Enaip Veneto, Giuseppe Boscolo Palo del consorzio Radicchio di Chioggia Igp. Modererà l’inconro Paolo Caratossidis, autore del libro “Granchio blu minaccia o risorsa?”.