“Non demonizziamo più il granchio blu: è una risorsa”

CHIOGGIA - L’appello di Paolo Caratossidis, autore del libro che racconta il fenomeno del granchio blu, al ministro Lollobrigida: “Basta demonizzazioni, valorizziamolo come prodotto della gastronomia italiana, valorizziamo il granchio blu, è una risorsa per la nostra gastronomia”.

Caratossidis è coordinatore del Granchio Blu Network e autore del libro che analizza il fenomeno del popolare crostaceo e invita a cambiare la prospettiva sul cosiddetto “parassita” dell’Adriatico. “E’ in corso un’imbarazzante demonizzazione di una specie animale che, in realtà, sta dando grande soddisfazione alla filiera gastronomica. Cambiamo punto di vista e valorizziamo il crostaceo” sostiene l’autore del libro recentemente uscito sul granchio blu. E si rivolge direttamente al ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, invitandolo a una nuova prospettiva sul crostaceo.

“Fino ad oggi il ‘nuovo ospite’, anche se in realtà il primo avvistamento nella laguna di Venezia risale al 1950, è stato solamente bistrattato, influenzando negativamente i potenziali consumatori - commenta Caratossidis - andrebbe invece promossa una corretta informazione ed educazione alimentare affinché si possa generare una filiera capace di convertire in risorsa ciò che è stata additata esclusivamente come minaccia”. L’autore sottolinea, infine, come siano “numerose le imprese della gastronomia (e non solo) che stanno lavorando con questo crostaceo e meritano altrettanta attenzione rispetto alle istanze di quelle che sono state penalizzate dal ‘callinectes sapidus’”. Paolo Caratossidis, comunicatore ed esperto nel settore food, appassionato di cucina e politiche della pesca, ha ideato e organizzato gli Stati Generali della Pesca e il loro kick off day nel 2021. Profondo conoscitore del fenomeno del granchio blu, già due anni prima dell’invasione, aveva redatto un dossier sul “killer dei mari”, prevedendo con lungimiranza quello che poi è accaduto nell’estate 2023.