Vedi tutte
Sottomarina
30.11.2023 - 07:41
SOTTOMARINA - In arrivo i fondi ministeriali per il restauro della Polveriera Veneziana. Presente all’interno del Forte San Felice è tra gli edifici destinatari del finanziamento che ammonta in totale a 95 milioni di euro, stanziato dal Mit, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Il finanziamento è dedicato a progetti per interventi a tutela del patrimonio culturale e storico di beni di cui è titolare lo stesso dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti in tutta Italia. Le risorse finanziarie che andranno a Comuni e ad enti ecclesiastici sono state previste con la legge 23 dicembre 2014, n. 190, rifinanziata con la legge di bilancio 2022, ma gli interventi erano bloccati da tempo.
A giugno 2023, con l’emanazione delle Linee guida per la programmazione degli interventi - ricorda il Ministero - è stato possibile procedere al bando e permettere così di candidare i propri progetti. I fondi sono già disponibili nel triennio 2023-’25. Per l’intervento di recupero e valorizzazione della Polveriera Veneziana del Forte San Felice quindi sono stati destinati 372.198 euro per il 2023, 186.099 per il 2024 e 186.099 per il 2025 per un totale di 744.397 euro. “Queste risorse – spiega il sindaco Mauro Armelao - erano attese da tempo. Grazie al Ministro Salvini per avere sbloccato questi stanziamenti relativi a tanti progetti destinati a tutta Italia e che coinvolgono anche la nostra città. I lavori saranno seguiti dal Provveditorato per le opere pubbliche di Venezia, ex Magistrato alle Acque”.
Il casello delle polveri di epoca veneziana, uno dei pochi esemplari ancora esistenti, si “nasconde” all’interno della bassa casetta dei primi del ’900. Un particolare e prezioso fabbricato a pianta quadrata, mura dallo spessore di quasi due metri, suggestiva volta a crociera e tre finestrelle. Il disegno originale mostra com’era in passato: con una copertura a prova di granata che si elevava oltre i bastioni con una cuspide piramidale in pietra d’Istria, ben visibile nelle due stampe del Tironi-Sandi del 1780 col prospetto del Forte sia dalla parte della laguna che della bocca di porto.
Il disegno ci mostra anche un muretto esterno di protezione e che le finestrelle erano provviste di un dado centrale che impediva la vista dall’esterno pur permettendo l’aerazione. Era ancora usata in epoca austriaca, quando vennero realizzate le diverse piccole polveriere sotto i terrapieni dei bastioni. Con la costruzione dell’edificio per le pompe per la cisterna della nafta, fu eliminata la cuspide e la polveriera fu inglobata nell’attuale casetta, divenendo irriconoscibile dall’esterno. Fu adibita a deposito di carbone e poi anche ad alloggio per il consegnatario del deposito di nafta. Tutti gli alti ufficiali in visita negli ultimi anni al Forte vedendola dall’interno, ne sono stati affascinati.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it