Cerca

PRODOTTI TIPICI

Premiati i tre alfieri del nostro radicchio

Boscolo Palo: “Mafie agroalimentari, ora basta”. Il "Radicio de Vero" a Pavan, Susanna e Artusi.

Premiati i tre alfieri del nostro radicchio

La consegna del premio "Radecio de Vero".

CHIOGGIA - Il Consorzio di tutela del radicchio di Chioggia Igp ha premiato Roberto Pavan di Pef, Denis Susanna, direttore del Consorzio di tutela del radicchio rosso di Treviso Igp e variegato di Castelfranco Igp, e Alberto ed Enrico Artusi dell’omonimo pastificio di Casalserugo con il premio “Radicio de Vero”.

Si è tenuta martedì scorso, nella sala convegni dell’ortomercato di Chioggia, la quarta edizione del “Radicio de Vero”, premio istituito dal Consorzio di tutela del radicchio di Chioggia Igp per riconoscere l’impegno e la costanza di uomini e donne che con il proprio lavoro hanno contribuito a far conoscere e valorizzare Chioggia e il suo territorio.

“In Veneto - ha spiegato il presidente del Consorzio Giuseppe Boscolo Palo - si produce più di metà del radicchio di tutta Italia e il radicchio di Chioggia è primo per superficie coltivata e quantità di produzione, mentre in tutto il mondo si sono diffuse tipologie che lo imitano, ma non lo eguagliano. Unicità e autenticità vere, dunque, sono riassunte dall’oggetto del premio.

La cerimonia di premiazione è stata anticipata da un intervento dello stesso Boscolo Palo, con il quale ha toccato anche i punti dolenti che oggi il settore sta attraversando, causati soprattutto dalla concorrenza sleale di agromafie e fenomeni di caporalato che minacciano la prosperità di un tessuto economico indebolito su quasi tutti i settori della filiera agroalimentare.

“La malavita si appropria di vasti comparti dai campi agli scaffali - ha spiegato - distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta. Allo stesso tempo compromette in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore dei marchi identitari. E’ necessario riavviare quanto prima una discussione seria sulla situazione generale per arrivare a stringere le maglie, ancora troppo larghe, della legislazione con una riforma dei reati in materia agroalimentare”.

Tre gli assegnatari del premio, scelti in ragione al loro impegno per promuovere il radicchio di Chioggia Igp e lo stesso territorio di Chioggia nel panorama nazionale e internazionale. Il primo a salire sul palco è stato Roberto Pavan, titolare dell’azienda di famiglia Pef di Chioggia, attiva fin dai primi anni 80 nel settore orticolo diventando un importante punto di riferimento per l’intera filiera territoriale e non solo quella.

Il secondo “Radicio de Vero”, invece, è stato consegnato nelle mani di Denis Susanna, direttore del Consorzio di tutela del radicchio rosso di Treviso Igp e variegato di Castelfranco Igp, ossia un’altra autentica istituzione che, insieme al Chioggia e al Verona, rappresenta l’immagine del “radicchio veneto” nel mondo.

Non presenti alla cerimonia, per motivi di salute, i fratelli Alberto ed Enrico Artusi, titolari dell’omonimo pastificio di Casalserugo, che invece riceveranno il premio in un secondo momento come imprenditori che da tempo scommettono nelle eccellenze locali per la produzione delle proprie preparazioni.

“Questo premio - ha concluso il presidente Giuseppe Boscolo Palo - rappresenta la volontà del Consorzio di continuare nell’impegno per la promozione di questo straordinario prodotto e della terra chioggiotta. Di continuare ad aggiungere pagine importanti a questa storia che ha quasi raggiunto la soglia dei 100 anni e che ancora deve andare avanti. Siamo convinti che ‘il prodotto promuove il territorio’ e questo territorio, lo abbiamo visto coinvolgendo gli altri storici mestieri della laguna, è una fucina di creatività, oltre ad essere una terra fertile nella quale l’orticoltura rappresenta un posto di eccellenza per le buone pratiche agricole e ambientali che continuano ad essere il faro di questa produzione. E’ questa la terra che vogliamo far conoscere e sempre più valorizzare”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400