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SICUREZZA

Allarme: “Ancora troppi morti sul lavoro”

L’edilizia paga il prezzo più alto. “Aumentano le cadute dall’alto. Servono controlli e formazione”.

“Ancora troppi morti sul lavoro”

Troppi morti sul lavoro in provincia di Venezia.

CHIOGGIA - “Ancora troppe morti sul lavoro e infortuni gravi. E con l’apertura di molti importanti cantieri nella nostra provincia, l’invito è non abbassare la guardia, continuare a vigilare e fare molta attenzione”. Lo dice il segretario generale della Filca Cisl Venezia Andrea Grazioso, alla chiusura di un 2023 che ha visto nel veneziano essere il settore dell’edilizia tra i più colpiti.

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering, a ottobre 2023 i decessi in Veneto sono stati 81, con nove in più rispetto al mese precedente. E l’area del veneziano resta una delle più colpite: è seconda solo a Verona. Infatti, la provincia scaligera ha fatto segnare 25 morti da gennaio a ottobre 2023, Venezia è dietro a 19 (infortuni totali mortali, ossia 9 in itinere più i 10 in occasioni di lavoro), mentre il poco invidiabile podio è completato da Treviso con 14. Seguono, nell’ordine, Padova (14), Vicenza (5), Rovigo e Belluno (3).

Ma negli ultimi anni, gli infortuni mortali sul lavoro sono cresciuti; basti pensare, che nel 2012 nel veneziano si sono registrati 7 casi, per scendere a tre nell’anno successivo, di nuovo a salire a 10 nel 2018, per scendere a quattro nel 2019 e risalire a 12 nel 2020 e, addirittura, a 15 nel 2021 e 2022. A pagare il maggior prezzo il settore edilizio, dove sei persone hanno perso la vita nel 2022 in attesa di capire quale sarà il bilancio dell’anno in corso.

Il settore dell’edilizia continua a essere uno dei più colpiti e anche in Cisl Venezia si sta assistendo a un aumento d’infortuni gravi. Nei prossimi mesi, Venezia e provincia saranno interessati da cantieri molto importanti e c’è il rischio che i numeri salgano senza i dovuti controlli. Altra cosa da non sottovalutare è lo stress da lavoro correlato in edilizia.

“Dal nostro osservatorio - racconta Giancarlo Tosato della segreteria di Filca Cisl Venezia - stiamo rilevando degli infortuni sempre più importanti. Le cadute dall’alto nei cantieri sono sempre più frequenti, con le conseguenze che possiamo immaginare. Abbiamo casi di operai con costole rotte, spalle lussate e colpi alla testa e spesso c’è troppa leggerezza nel compiere un determinato tipo di mansione”.

Da Nicola Criniti, della segreteria di Cisl Venezia con la delega alla sicurezza sul lavoro, arriva un appello al nuovo prefetto di Venezia, Darcos Pellos, di rafforzare e accelerare il protocollo firmato a luglio 2023 con l'allora prefetto Di Bari, convocando subito l’Osservatorio provinciale. “Ricordo - spiega Criniti - che nel documento s’individuano strumenti funzionali alla prevenzione degli infortuni: formazione e informazione con il sostegno della Regione e in collaborazione con gli enti bilaterali attivi nei diversi settori merceologici a favore degli attori del mondo del lavoro, momenti di confronto e di consulenza per rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e responsabili del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) da parte degli enti preposti. L’Osservatorio rappresenta soprattutto un necessario momento di messa a rete di tutti i soggetti, pubblici e privato, coinvolti nel campo della sicurezza. Rimane infine da risolvere il problema degli organici degli enti pubblici troppo sotto stimati per poter svolgere il proprio ruolo di controllo e supporto”.

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