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PESCA
02.01.2024 - 12:29
VENEZIA - Sta per entrare nella fase operativa la procedura di finanziamento attesa per la demolizione dei pescherecci obsoleti, un'iniziativa dell'Unione europea volta a contribuire alla sostenibilità ambientale attraverso il rinnovo della flotta. Tuttavia, secondo Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell'Unci AgroAlimentare, questa procedura segna anche la fine della pesca a strascico, un settore già limitato dalle regolamentazioni europee.
“Predisposto il decreto dirigenziale del Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare – prosegue il dirigente dell'associazione di settore del mondo cooperativistico –, si attende il bando per il fermo definitivo delle imbarcazioni datate, con il quale sono stati individuati i criteri per la presentazione delle domande di accesso ai contributi pubblici. Il decreto prevede che in Liguria, Toscana e Lazio i rimborsi riguarderanno soltanto la pesca a strascico, a cui l'Ue ha già limitato le giornate di pesca, rendendo sempre più difficile lo svolgimento dell'attività, che è stata sostanzialmente criminalizzata, determinando un duro colpo al settore e all'intera filiera. Adesso si cerca di chiudere la partita, con queste agevolazioni per la dismissione delle imbarcazioni.
Il nuovo Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) introduce criteri per il rinnovo della flotta, in linea con le direttive ambientali e di regolamentazione della pesca dettate dall'Unione europea. "Molti pescatori, giocoforza, vista la delicatezza della situazione potranno cogliere l'opportunità dei finanziamenti almeno per avere un paracadute. Anche se le modalità di accesso risultano più stringenti del previsto. D'altra parte, per tutti gli operatori del comparto si profilano nuove sfide ed investimenti per l'adozione di tecnologie avanzate, per l'adeguamento ai nuovi standard. In ogni caso, l'archiviazione della pesca a strascico comporterà conseguenze negative sull'occupazione e sulla disponibilità per i consumatori di pescato fresco italiano controllato”.
Il fondo nazionale destinato alla demolizione è di 74 milioni di euro. "L'Unci AgroAlimentare tutelerà gli interessi dei pescatori, supportando e assistendo chi intende partecipare al bando” - conclude Scognamiglio.
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